Sorveglianza sanitaria gratuita sui lavoratori ex-esposti ad amianto. Questi i propositi dell'accordo stipulato tra il Cesi, la Fondazione Università d’Annunzio, l’Inail, l'Agenzia sanitaria regionale e la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per la realizzazione di un biorepositorio, realizzato dal Cesie diretto dal professor Mario Di Gioacchino, dove verranno conservati campioni biologici (sangue, urina, espettorato), da utilizzare per la ricerca e allo scopo di medicina preventiva.
L'Abruzzo si pone tra le prime regioni in Italia a voler tutelare con un'iniziativa che raggruppi più enti i lavoratori a rischio di gravi malattie polmonari e tumorali. L’attività , che avrà inizio entro poche settimane, si concretizzerà nel controllo clinico annuale dei soggetti esposti, e già classificati dall'Inail, e nel reperimento annuale e stoccaggio permanente in biobanca di materiale biologico prelevato dai lavoratori precedentemente esposti ad amianto.
La sorveglianza comprenderà visita medica, esami radiologici, prove di funzionalità respiratoria ed esami di laboratorio. Le eventuali malattie derivate da amianto che verranno diagnosticate saranno poi riconosciute come malattia professionale da parte della stessa Inail. Va chiarito che lo sviluppo di un sistema di repositorio di campioni biologici e ambientali rappresenta un punto sostanziale passo nella ricerca e nella prevenzione delle patologie che si contraggono sul luogo di lavoro. Nel tempo, inoltre, il biorepositorio dovrà estendere il proprio interesse a molte altre patologie con lo scopo di divenire un moderno presidio per la salute dei cittadini che unisca attività clinica alla ricerca medica.
COMITATO ESPOSTI AMIANTO VASTO - Il 25 novembre 2009 Ivo Menna, rappresentante delle relazioni esterne del Comitato esposti ad amianto di Vasto, sollecitava la Regione Abruzzo e il suo assessore alla Sanità Venturoni, affinché "attivasse immediatamente la sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex ed esposti all'amianto, dopo la promulgazione avvenuta il 4 agosto 2009 della Legge Regionale n. 11".
"Oggi a 10 anni di distanza dalle nostre richieste e a tre anni dalla legge - sottolinea Menna - giunge molto positiva la notizia che la Regione Abruzzo attiverà tra le prime regioni italiane la sorveglianza sanitaria (gratuita) sui lavoratori esposti ad amianto sulle malattie polmonari e tumorali (mesotelioma pleurico). Per arrivare a queste conclusioni - aggiunge - il Comitato ha dovuto fare ricorso alla Magistratura per farsi riconoscere diritti negati. Un risultato positivo - conclude - ma che ancora non diventa consapevolezza del disastro ambientale provocato dall’impiego dell’amianto nei processi industriali, nell'edilizia residenziale e scolastica e di tutto quello che è stato disperso nell'ambiente e di cui subiremo negli anni futuri la contaminazione e le conseguenze sulla salute".