Il malcontento è crescente tra gli esercenti di Vasto Marina a causa dell'ordinanza del sindaco Luciano Lapenna che ha anticipato di un'ora, dalle 3 alle 2, la chiusura dei locali pubblici in città . La raccolta di firme avviata in numerosi esercizi, un documento di critica nei confronti dell'operato del primo cittadino in tal senso ed un serrato faccia a faccia, questa mattina in municipio, proprio tra Lapenna ed alcuni gestori e titolari di bar e discoteche della località rivierasca stanno a testimoniare che il problema esiste e che il confronto tra le parti è tutt'altro che ''liscio''. ''Che in città siano in aumento atti di vandalismo e di disagio dovuti a schiamazzi ed all'uso poco ordinato di auto e ciclomotori è innegabile - ripetono gli esercenti, aderenti al consorzio 'Vivere Vasto Marina' - ma la misura che l'amministrazione ha inteso intraprendere, obbligandoci alla chiusura anticipata non ci pare la migliore. Il danno economico alle nostre imprese ed al personale di servizio, cui sono state sottratte almeno 6 ore di retribuzione settimanali, sono evidenti. I disagi causati dai problemi di ordine sociale - proseguono gli operatori - certamente non verranno risolti con provvedimenti repressivi nei confronti di chi giornalmente cerca di garantire con mezzi propri l'ordine nei pressi delle proprie attività . Non possiamo essere noi a pagare la carenza di personale delle forze dell'ordine nella nostra città , ma dovrebbe essere l'amministrazione ad appoggiarle nella richiesta di maggiore personale che da anni le stesse lamentano''. Proprio al termine del confronto con il sindaco ed anche con il capitano della Compagnia di Vasto dei Carabinieri, Giuseppe Loschiavo (sono ovviamente le forze dell'ordine ad effettuare i controlli sul rispetto dell'ordinanza) gli esercenti hanno redatto un documento, sottoposto all'attenzione della Giunta comunale, con il quale si chiede di rivedere i contenuti del provvedimento, ribadendo, ancora una volta, che un problema sociale di così grande rilevanza va fronteggiato diversamente dall'imporre chiusure anticipate e restrizioni nella conduzione delle diverse attività serali e notturne. Tra le proposte c'è anche quella di diversificare gli orari per le zone della città , considerando che proprio questa ordinanza è scaturita per lo più da proteste e lamentele dei residenti del centro storico.