Si registrano sviluppi nell'indagine sulla vendita di pesce che avveniva in un mercato ittico abusivo scoperto in un'abitazione in costruzione in una zona di campagna di via Del Porto a Vasto. Oltre al gestore del giro abusivo, N.G., 40 anni di Vasto, denunciato con l'accusa di commercio di sostanze alimentari nocive, nel mirino degli inquirenti - agiscono congiuntamente gli uomini dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Punta Penna ed i Carabinieri della locale Compagnia - ci sono adesso anche altre venti persone, tutte presenti nella notte in cui è scattato il ''blitz'' delle forze dell'ordine. Sono per lo più ambulanti, ma non solo del Vastese anche del vicino Molise, che si rifornivano del pesce per poi rivenderlo - si pensa - sia in esercizi commerciali che ''porta a porta'' in diverse località del territorio. La loro posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti e potrebbe anche delinearsi, a loro carico, l'ipotesi della truffa. In pratica, si sarebbe fatto passare per fresco del pesce invece scongelato, pesce che - hanno anche appurato i militari nel corso dell'attività di indagine - veniva conservato e commercializzato in ambienti definiti insalubri dai Nas e dai rappresentanti del servizio di Veterinaria della Asl. Il mercato ittico abusivo, nel quale fu sequestrato un quantitativo di 60 quintali di pesce, fu scoperto lo scorso 15 febbraio. Nei fatti si concretizzava un'attività parallela di trasporto e successiva vendita e distribuzione di prodotti ittici (che partiva dal porto di Termoli per poi arrivare a Vasto), in spregio ed in violazione delle normative vigenti in materia sanitaria e di commercializzazione dei prodotti. Gli stessi venivano venduti attraverso una vera e propria asta, con il pesce battuto non sistemato nelle condizioni minime di igiene richieste per situazioni di questo tipo. L'intero prodotto sequestrato, ha precisato questa mattina nel corso di una conferenza stampa il comandante del Circomare, Ivan Savarese - è stato distrutto da una ditta specializzata di Caivano.