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''OLTRE LE MURA'': DOSSIER SUL CARCERE DI VASTO

della redazione
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Celle pensate per un solo letto dove dormono in due, senza spazio, dove non si riesce nemmeno a sistemare la tv in modo da farla vedere ad entrambi gli occupanti. Celle dove piove e si allagano; padri che non hanno mai potuto abbracciare i propri figli perché un vetro - per legge - li deve separare. Appena 7 metri quadrati per vivere, un'ora di colloqui alla settimana per salutare gli affetti. E poi c'è l'isolamento, il 41 bis, lontano dal mondo, fuori da tutto. All'ondata di pensiero che vuole tutti fuori e tutti perdonati bisogna opporre anche una seria analisi delle condizioni umane dei detenuti nelle carceri abruzzesi e soprattutto domandarsi se il trattamento loro riservato è proporzionato al reato commesso. Discorso ben più lungo e diverso invece dovrebbe essere fatto circa il perché. Perché esistono i detenuti? Per educarli? Bene, le carceri italiane soddisfano questa condizione, servono effettivamente alla rieducazione? Una infinità di problemi che ''non si possono risolvere, perché nessuno ha la bacchetta magica'' e soprattutto perché non ci sono i soldi per costruire nuove strutture. Lo hanno detto chiaramente anche i Democratici di sinistra che hanno realizzato un dossier con una infinità di numeri che dicono una cosa sola: le condizioni dei detenuti (e spesso delle guardie carcerarie) sono scandalose. E' facile dirlo alla fine di un Governo ''che non ha fatto assolutamente nulla'', ma sanno bene i Ds che ben poco potranno fare anche loro - se andranno al governo - ''quando mancano i fondi...''. In ogni modo il dossier è il risultato di una serie di sopralluoghi negli istituti di pena abruzzesi svolti dal senatore Giovanni Legnini, accompagnato in alcune tappe dal segretario regionale del partito Stefania Misticoni e dai deputati Nicola Crisci e Arnaldo Mariotti. Il giro di visite è iniziato dal carcere di Lanciano il 24 dicembre, ha toccato quelli di Pescara e Chieti (25 dicembre), Vasto (28 dicembre), Teramo (27 dicembre) e Sulmona (31 dicembre) e si è concluso il 7 gennaio con i sopralluoghi nelle carceri di Avezzano e L'Aquila e nell'istituto minorile del capoluogo. Questa la situazione riscontrata a Vasto (visita il 28 dicembre 2005) DETENUTI: 250 circa (capienza regolamentare 198), dei quali il 50 per cento circa di extracomunitari. Vi è una grave situazione di sovraffollamento, con celle che ospitano anche 3 o 4 detenuti. PERSONALE: sono in servizio 129 unità a fronte di un organico del 2001 di 125. Tale organico era stato, però, definito sulla base di un numero di 150 detenuti. Vi è quindi una carenza di organico stimabile in almeno 20 unità tra agenti e personale amministrativo. STRUTTURA: esistono seri problemi manutentivi. Infiltrazione di acque meteoriche dai giunti, infiltrazioni anche all'interno di qualche cella sovraffollata, impianto elettrico vecchio e fuori norma. Deve altresì essere completata una strada di accesso. ASSISTENZA SANITARIA: non vi sono particolari problemi. ATTIVITA' DI RIEDUCAZIONE E RAPPORTI ESTERNI: vi è una colonia agricola esterna e serre per ortaggi nel cortile interno che occupano circa 10 detenuti. ALTRE ATTIVITA': formazione (corsi di elettricità, restauratore, decoratori su vetro), scuole elementari e media, informatica e inglese, teatro, musica etc. EFFETTI EVENTUALE PROVVEDIMENTO DI AMNISTIA O INDULTO: effetti rilevanti, stimabili in circa il 40 per cento dei detenuti.
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