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Pista ciclabile a Vasto Marina, tra vandalismi e manutenzione carente

La struttura sulla riviera, sempre molto frequentata, ancora al centro dell'attenzione

a cura della redazione
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Pista ciclabile a Vasto Marina ancora al centro dell’attenzione.

Due le questioni relative principali: gli atti di vandalismo che continuano a registrarsi in zona e la manutenzione carente che rischia di compromettere un’opera pubblica amata e molto frequentata, da ciclisti prima di tutto, ma anche da tanti pedoni.

Per il vandalismo, dopo gli iniziali danneggiamenti ai lampioncini installati lungo il percorso ora sono stati presi di mira i pali, alcuni dei quali buttati a terra e divelti. E resta sulla carta l’idea di dotare la zona di una nuova illuminazione, in sostituzione di quella danneggiata subito dopo l’inaugurazione, annunciando nuovi punti luce, più alti e più robusti, proprio per evitare gli atti di vandalismo.

Incivili a parte, a giudizio di tanti frequentatori sono evidenti le condizioni precarie della pista. «Opere del genere hanno bisogno di periodici interventi di manutenzione», osservano alcuni ciclisti che segnalano anche tratti particolarmente insidiosi del tracciato, da mettere in sicurezza per evitare incidenti. L’attenzione, in questo caso, è concentrata soprattutto nel punto di congiunzione con San Salvo, all’altezza del ponticello di legno sul torrente Buonanotte. Altra lagnanza è relativa alla sporcizia, con rifiuti ai lati del percorso e sottolineatura della mancanza di cestini portarifiuti che pure erano previsti nel progetto originario insieme ad altre opere (panchine e portabici) che non sono più state realizzate.

Nel successivo tratto sansalvese le cose non vanno meglio, con il tappetino che presenta già segni di cedimento a dimostrazione che la mancanza di manutenzione (sommata forse ad un errore nella esecuzione delle opere) non è appannaggio solo del Comune di Vasto.

E un ultimo aspetto è quello dell'utilizzo promiscuo della struttura pubblica, con la pista, specie in questo periodo estivo, frequentata non solo da ciclisti ma anche da tanti pedoni con una 'convivenza' non sempre serena e tranquilla. 

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