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Vasto Film Festival, vincono i film di Chiantini e Bisatti

Le decisioni della giuria

a cura della redazione
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Di fronte a un nutrito pubblico e a una folta rappresentanza di autorità si è chiusa ieri sera la XVIII edizione del Vasto Film Festival. Presenti molti dei protagonisti di questa edizione, più due ospiti d'onore, l'attrice Sabrina Impacciatore e il regista Mimmo Calopresti.

A dare lettura delle decisioni della Giuria del Festival, la giornalista Mila Cantagallo: "La giuria, composta da Paolo Micalizzi (presidente), Bianca Campli, Annamaria Di Paolo, Nicola Ranieri, ha visionato per la sezione 'Film d'aMare": Un consiglio a Dio di Sandro Dioniso, Isole di Stefano Chiantini e Tutti i rumori del mare di Federico Brugia; per la sezione 'Un cinema sempre più Vasto': Voci nel buio di Rodolfo Bisatti, Pulce non c'è di Giuseppe Bonito, Ci vediamo domani di Andrea Zaccariello, Itaker di Toni Trupia.

La Giuria, constatata l'alta qualità di tutti i film in concorso, dopo essersi confrontata sugli aspetti complessivi delle singole opere ha deciso all'unanimità di premiare per la sezione 'Film d'aMare', Isole di Stefano Chiantini, con la seguente motivazione: l'approccio realistico e narrativo del film viene risolto in pura poesia, grazie ad un linguaggio filmico senza eccessi formali, fatto di pause, silenzi, ritmi sincopati. Il paesaggio non scade mai nell'effetto 'cartolina', ma assume una funzione rivelatrice delle 'asperità' e delle solitudini dei personaggi rese dalla straordinaria interpretazione dei protagonisti.

Per la sezione 'Un cinema sempre più Vasto', Voci nel buio di Rodolfo Bisotti con la seguente motivazione: il film ha la radicalità di uno sguardo 'altro' sulla realtà, quello di Giovanni, il bambino non vedente che, in realtà, vede più lontano. Formalmente essenziale fino alla 'scarnificazione', utilizza un linguaggio 'a togliere' che denuda l'animo dei protagonisti e sperimenta nel contempo le immense possibilità audiovisive del cinema.

La Giuria attribuisce il premio 'Opera prima' al film Tutti i rumori del mare di Federico Brugia perché il nitore delle immagini e l'eleganza formale rivelano lo spessore di un regista, al suo primo lungometraggio, di sicuro talento.

La Giuria ritiene inoltre di assegnare un particolare riconoscimento alla giovanissima Francesca Di Benedetto, che nel film Pulce non c'è conferisce al personaggio della tredicenne Giovanna una straordinaria freschezza, autenticità e incisività".

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