L’episodio dell’investimento di due giovani, da un uomo in moto, avvenuto domenica sera sulla Statale 16 Adriatica Sud a Vasto Marina, a poca distanza dal confine con San Salvo, riporta al centro dell’attenzione la questione della messa in sicurezza del tratto in questione.
Per fortuna le condizioni del ragazzo e della ragazza finiti a terra, peraltro su un attraversamento pedonale, non sono risultate gravissime ma resta tutta la preoccupazione e (ri)monta la polemica anche alla luce del fatto che, proprio in quel punto, i pali della pubblica illuminazione (l’incidente intorno alle 20.45 già a sera) risultavano tutti non funzionanti.
Ecco, allora, che si ripropongono d’attualità le richieste, fin qui rimaste inascoltate, di residenti e turisti che specie in questi mesi d’estate affollano la zona, riempitasi, nel corso degli ultimi anni, di palazzi e complessi residenziali.
In più circostanze, per questo tratto della riviera, si è parlato di dissuasori di velocità , attraversamenti pedonali rialzati, sovrappassi e rotatorie ma, al di là delle polemiche sulla possibile installazione di impianti autovelox, nulla è stato concretizzato. L’anno scorso, proprio di questi tempi, era spuntato anche un progetto – su iniziativa di alcuni privati – per la sistemazione in sicurezza dell’ampio tratto di strada che va dal Park Hotel fino alla rotatoria di immissione nel territorio di San Salvo. Progetto che per quel che concerne le rotatorie ne prevede una nei pressi del primo complesso ‘Fortunato’, nelle vicinanze del PalaHistonium, la seconda in prossimità dell'ingresso alla stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo ed il terzo più a sud, quasi al confine.
Era stata avanzata la necessità di un confronto con l’Anas – essendo l’arteria di carattere nazionale – per la questione ma, finora, non si è avuto riscontro.
FOTO di PIERFRANCESCO NARDIZZI