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Ulteriori tagli al settore della riabilitazione, sindacati in agitazione

La sanità in Abruzzo ancora al centro delle polemiche

a cura della redazione
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Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, in qualità di commissario ad acta per la sanità, ha approvato nei giorni scorsi il decreto 51, avente ad oggetto le linee negoziali per l’erogazione di prestazioni riabilitative ex art. 26 L.833/78.

“Il decreto – evidenziano in una nota i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Carmine Ranieri, Davide Farina e Domenico Rega – prevede un taglio lineare delle prestazioni del 10% nell’anno 2013 rispetto a quelle effettuate nell’anno 2012 e  pertanto, tenuto conto che gli operatori hanno già effettuato i trattamenti per oltre un semestre in funzione del budget assegnato l’anno scorso, il taglio reale dei servizi di riabilitazione da qui a dicembre sarà molto più consistente. Si tratta di un danno enorme per i cittadini più fragili, che già oggi devono fare i conti con  lunghe liste di attesa; si paventa il rischio di ulteriori licenziamenti nel settore sanitario che già ha subito consistenti tagli. Basti pensare agli Istituti di Riabilitazione San Stef. A.R., i quali hanno già visto dimezzato il budget assegnato al punto che ad oggi i lavoratori sono in cassa integrazione e costretti a lavorare part-time. Ma è tutto il sistemarRegionale della sanità privata che è al collasso e i danni si ripercuotono sui cittadini e sui lavoratori. Basti pensare alla tempistica di pubblicazione del decreto nel mentre noi sindacalisti eravamo impegnati in una trattative serrata per assicurare più lavoro agli ex dipendenti di Villa Pini. Un aiuto a limitare le assunzioni per la controparte assolutamente gratuito e inopportuno. Il commissario Chiodi taglia dunque prestazioni sanitarie fondamentali che consentono il recupero e la rieducazione funzionale dei pazienti, attraverso un trattamento globale della condizione di menomazione e disabilità degli utenti. I trattamenti riguardano le categorie più fragili quali i bambini in età evolutiva, pazienti post-ictus, affetti da Parkinson ecc".

"Si tratta di tagli lineari - concludono - che non hanno alcuna logica riorganizzativa, bensì il solo effetto di risparmiare sulla pelle dei cittadini più bisognosi”.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto invano già da diversi mesi un incontro al presidente Chiodi ed al sub-commissario Zuccatelli, proprio per discutere del settore della riabilitazione nel quale mancano regole certe e controlli sugli standards di qualità.  Per tali motivi i sindacati ribadiscono la necessità di un tavolo di confronto con il Presidente Chiodi ed il sub-commissario Zuccatelli, dichiarano lo stato di agitazione dei lavoratori della riabilitazione e annunciano iniziative di protesta.

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