Denso di San Salvo, meno 500 posti. Golden Lady di Gissi, meno 400. Indotto, crisi per altre centinaia di lavoratori. Dopo il Polo elettronico aquilano, un altro dramma occupazionale dalle dimensioni imprevedibili, ma comunque imponenti, si sta abbattendo sull'Abruzzo. Unica via d'uscita: battere cinesi e giapponesi e dimostrare che la manodopera abruzzese è di prima qualità. ''Una sfida per tutta la Regione, non per la zona sud del territorio della provincia di Chieti'', hanno detto all'unisono politici locali, nazionali, regionali e sindacati, riunitisi ieri mattina presso la sede della Provincia di Chieti, convocati dal presidente Coletti, per approntare una strategia di interventi a sostegno dell'industria abruzzese, non la piccola o la media azienda, ma tutto il comparto. Di fronte, al tavolo delle trattative, questa volta Š una multinazionale, la Denso del gruppo Toyota, che finora non ha dato molto ascolto alle richieste d'incontro (siamo al secondo sollecito, ha specificato l'assessore regionale Valentina Bianchi che ha la delega per le Attivit... produttive). Sullo sfondo, però, c'è il problema della globalizzazione, della legge del profitto che guida le scelte dei manager giapponesi, e non solo, e della delocalizzazione delle attività produttive che ha già fatto molti guasti nel tessuto industriale abruzzese (vedi, ad esempio, la Iac ex Rodrigo di Chieti). Non basta, hanno detto sindacati e politici, fare il solito appello alla difesa del posto di lavoro (molto apprezzato l'intervento di Valfrido Adorante, Rsu della Denso) o di invocare gli ammortizzatori sociali. Si tratta, invece, di realizzare condizioni che favoriscano gli insediamenti produttivi, che facilitino - anche con infrastrutture - le aziende che funzionano, che migliorino la produttività degli operai attraverso ricerca e innovazione. Domani, mercoledì 11, alla Regione ci sarà l'incontro con la Denso, ma tutti si sono detti d'accordo nel tentativo di inventare nuovi mezzi di difesa per l'occupazione. Su proposta del presidente della Provincia di Chieti, Tommaso Coletti col coordinamento dell'assessore alle Attività produttive Di Fonzo, sarà istituito uno staff specialistico (supportato anche dal mondo universitario e da tecnici di alto livello per quanto riguarda la ricerca e l'innovazione) che opererà certo in difesa dei posti di lavoro, ma che si porr... l'obiettivo di difendere l'occupazione in generale. ''Non ci piace - è stato sottolineato da più parti - un piano industriale che prevede il risanamento attraverso i licenziamenti, vogliamo risanare con lo sviluppo. Non è possibile che in pochi anni da 2.100 operai si arrivi a 1.200. Non è possibile che all'ex Siv, ora Pilkington, siamo passati da 3.500 a 1.900. Nel nostro futuro - hanno detto gli operai - non ci vogliamo rassegnare a diventare un magazzino di prodotti realizzati altrove. La sfida è far vedere che gli abruzzesi sono in grado di produrre e di produrre bene''.