Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

EDIFICAZIONI IN ZONE A RISCHIO, SCATTA UN ALTRO SEQUESTRO

a cura della redazione
Condividi su:
Sviluppi nell'indagine avviata dai Carabinieri della Compagnia di Vasto su casi di edificazione in zone ritenute a rischio di dissesto idrogeologico. Questa mattina, su disposizione del Procuratore Capo della Repubblica, Vincenzo Colantonio, i militari hanno provveduto a mettere sotto sequestro un fabbricato in fase di realizzazione in località ''Torricella'' (nella zona sottostante la panoramica via Santa Lucia) di proprietà di T.A., vastese di 63 anni. L'uomo è stato iscritto nel registro degli indagati unitamente a due suoi familiari, al progettista dell'opera, N.M., ed al dirigente del settore Urbanistica del Comune di Vasto, D.A.M., l'ufficio che ha rilasciato l'autorizzazione a costruire. Dagli accertamenti compiuti dagli uomini dell'Arma, coordinati dal capitano Giuseppe Loschiavo, sarebbe emerso che per quel fabbricato, nel febbraio dell'anno scorso, era stata rilasciata concessione a costruire pur trovandosi lo stesso in una zona classificata con pericolo molto elevato, zona nella quale è proibita la edificazione e la realizzazione di qualsiasi manufatto che comporti la modificazione dello stato dei luoghi e delle cose. Questo ultimo provvedimento fa seguito a quello già eseguito alcune settimane addietro, in quella occasione col sequestro di un altro fabbricato in costruzione, nella zona costiera della città, sempre in una fascia considerata ad alto rischio di dissesto. La Procura della Repubblica di Vasto, dunque, con l'ausilio dei Carabinieri, vuol vederci chiaro in questo particolare comparto e sta passando al setaccio una vasta fetta del territorio comunale all'interno della quale è stata consentita la edificazione di fabbricati pur in presenza di precisi vincoli imposti dalla Regione e dallo stesso Piano Regolatore Generale della città. Una situazione che non dovrebbe mancare di generare ulteriori sviluppi considerata l'imponente colata di cemento che si è registrata negli ultimi anni proprio in zone dove, almeno sulla carta, era essere impossibile costruire. Nella foto il fabbricato posto soto sequestro
Condividi su:

Seguici su Facebook