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TORRE SINELLO, IL CARCERE SI SVUOTA PER EFFETTO DELL'INDULTO

a cura della redazione
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Da 260 a 85 detenuti: si è fatto sentire, al carcere di Torre Sinello a Vasto - in termini numerici - l'effetto dell'indulto, che ha consentito, nei fatti, ai due terzi della popolazione carceraria di tornare a riassaporare l'aria della libertà. Del provvedimento hanno fatto le spese soltanto gli esperti chiamati dall'esterno alle consulenze psicologiche, diminuite in misura consistente, perché strettamente collegate alla diminuzione dei detenuti dell'istituto di pena. Non è variato, invece, il numero degli agenti di polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale vastese, rimasti in un numero totale di 130 a sorvegliare i reclusi. Coordinati dal comandante Ettore Tomassi, gli agenti lavorano adesso in base ad una diversa articolazione dei turni, tre, e non più quattro come invece avveniva in passato. La misura si è resa possibile grazie ad un paziente lavoro di raccordo delle istanze sindacali seguito passo passo dal direttore del carcere, Massimo Di Rienzo. Grazie all'intesa raggiunta dopo tre mesi di fitte trattative, è stato tra l'altro possibile evitare la riduzione del numero degli agenti, rimasti tutti al loro posto così come gli addetti del personale civile. Da anni i sindacati di categoria chiedevano condizioni di lavoro più umane per tutti gli appartenenti al Corpo. Negli anni scorsi, proprio per dar maggiore consistenza alle loro rivendicazioni, gli uomini della polizia penitenziaria in servizio a Torre Sinello erano giunti a rifiutare i pasti ed a chiedere l'intervento dei parlamentari e delle forze sociali del territorio per richiamare l'attenzione sui problemi della categoria.
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