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ACCORDO RAGGIUNTO SULLA CASSA INTEGRAZIONE ALLA DENSO

a cura della redazione
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E rotazione fu. La trattativa sulla cassa integrazione che scatterà a breve alla Denso è stata lunga, estenuante ed a tratti spigolosa. Una rottura irreparabile è sembrata dietro l'angolo dopo il nulla di fatto dell'ennesimo vertice azienda-sindacati convocato presso la sede dell'Assindustria di Vasto e protrattosi fino a tarda ora ieri sera. Questa mattina, invece, quando già si adombravano nuove ed ulteriori azioni di lotta e scioperi dei lavoratori, ecco la riconvocazione delle parti, su iniziativa dell'azienda, con l'esito finale della sottoscrizione di un'intesa relativa alla gestione della cassa integrazione. A spiegare i contenuti dell'accordo sono stati i segretari territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fismic, rispettivamente Mario Codagnone, Primiano Biscotti, Fabio Colangelo e Marco Boschetti, unitamente ai rappresentanti della Rsu di fabbrica, Valfrido Adorante e Angelo Angelucci. Il provvedimento che scatta da lunedì 5 febbraio, per un totale di tredici settimane, interesserà un massimo di 240 lavoratori a settimana, così distinti: 100 operai diretti, 70 indiretti e 70 impiegati. I primi subiranno la Cig per un periodo massimo di 3 settimane anche non consecutive, gli indiretti per un massimo di 8, mentre per gli impiegati si individueranno delle forme di avvicendamento particolari. ''Non è un provvedimento che ci fa compiere salti di gioia - commenta Biscotti della Fim-Cisl - ma davanti ad un'azienda che fino a poco tempo fa rifiutava anche il solo sentire parlare di rotazione mi sembra un deciso passo in avanti''. ''La vera battaglia va avanti - aggiunge Codagnone della Fiom-Cgil - perché è in questo periodo per così dire di transizione che bisogna agire affinché l'azienda possa riprendere un discorso di rilancio dell'attività e del prodotto da realizzare a San Salvo anche e soprattutto nell'auspicio di una ripresa di collaborazione con un partner di livello come Fiat''. Non mancheranno, anche a breve, ulteriori confronti e tentativi di riprendere il dialogo coi vertici aziendali giapponesi dello stabilimento metalmeccanico di piana Sant'Angelo, anche con la mediazione delle istituzioni e, in particolare, di tecnici e rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico. A proposito di istituzioni, a finire nel mirino dei sindacati è stato il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco. ''Ci saremmo aspettati da lui - è il pensiero ricorrente dei rappresentanti dei lavoratori - una maggiore vicinanza ed anche impegno in questa spinosa vertenza che continua ad essere al centro della preoccupazione e dei timori per il futuro di un intero territorio''.
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