Promuovere l’integrazione e la multietnicità attraverso un tg diverso dal solito, che aiuti gli stranieri a inserirsi nella nostra società e favorendo l’incontro fra culture differenti: a ciò punta la giornalista Tiziana Lalla, che ormai da due mesi conduce su Ol3tv il Tg Multietnico (canale 119). Il programma viene trasmesso ogni sabato alle 19.
Lalla è l’ideatrice, la realizzatrice e la conduttrice del format, che si avvale però della preziosa collaborazione, a titolo gratuito, di Badria Nabil, di origine magrebina, Mayya Khrolovich, ingegnere russo, Elmira Nurullina laureata in Giurisprudenza proveniente anche lei dalla Russia, Cristina Solomon, mediatrice culturale rumena e del mediatore culturale marocchino Hamid Hafdi.
“Il progetto – spiega la giornalista – è nato in seno a un corso d’italiano promosso dal Rotary club con la collaborazione dell’associazione Adriatica per gli immigrati e il patrocinio del Comune di Vasto, dove mi occupavo di insegnare la lingua e la cultura italiana”. Lì ha avuto modo di conoscere le sue attuali collaboratrici e Hamid Hafdi, “ed è nato un bel rapporto di stima reciproca”. Sono donne, precisa, che nel loro paese hanno studiato, hanno una laurea, hanno competenze ed esperienza, che in Italia però spesso non riescono a sfruttare: “Hanno tante ore libere e voglia di impiegare le proprie conoscenze e di praticare l’italiano”.
L’incontro con queste donne è stato prezioso per Tiziana Lalla che, per formazione cristiana e per una spiccata sensibilità, ha sempre avuto grande interesse e attenzione per questioni legate all’integrazione, come pure per tematiche del mondo femminile.
“Sono convinta che si debba vedere la multietnicità come una ricchezza, il diverso è una risorsa e dobbiamo capire che siamo cittadini del mondo”, afferma. Lo scopo del programma è quindi favorire quell’integrazione che può portare a una vera società multietnica, che superi divisioni e pregiudizi. Per questo è strutturato in modo da raggiungere una “duplice finalità: da un lato dare informazioni agli immigrati nella loro lingua, dall’altro far conoscere agli italiani, in italiano, le culture degli immigrati presenti nel territorio e abbattere i pregiudizi. C’è un incontro tra culture, un confronto tra tradizioni, usanze, costumi, con l’idea comunque che ognuno mantenga la propria cultura”.
Il Tg dura un’ora, i primi venti minuti sono rivolti soprattutto agli immigrati: Lalla redige delle notizie riguardanti il territorio che vengono tradotte in arabo, russo e rumeno da Badria Nabil, Mayya Khrolovich, Cristina Solomon e Elmira Nurullina. A breve sarà introdotto anche l’albanese. “È un tg snello, dove forniamo soprattutto informazioni utili, di carattere sanitario, politico, sociale e su aspetti legati all’immigrazione. Riguardano Vasto, San Salvo e l’Alto Vastese. Evitiamo notizie di cronaca nera”. Nella seconda parte ci sono le rubriche in lingua italiana, anche in questo caso fondamentale è il contributo delle donne straniere che Lalla intervista e di Hamid Hafdi: “Abbiamo parlato di matrimoni nelle diverse culture, della pasqua ortodossa, del cibo, dell’uso del velo nel Maghreb e dello scialle in Russia. Ci occupiamo anche di questioni di diritto con Hamid e spesso abbiamo ospiti per approfondire i vari temi”. Tra i temi in calendario anche l’immigrazione di seconda generazione. “Ci sono poi spazi dedicati alle storie di queste donne, come quella di una somala fuggita alla dittatura. Affrontando vari temi e c’è anche modo di fare collegamenti ecumenici”.
Le lingue e le culture straniere sono state scelte in base a quelle che sono le provenienze della maggior parte degli immigrati della zona.
Tiziana Lalla è entusiasta del progetto e a quanto racconta anche le sue collaboratrici: “Fin dall’inizio avevo le idee chiare riguardo cosa realizzare e mi ci son messa con grande impegno e passione”, racconta, dalle sue parole si capisce bene quanto creda in quello che fa. Anche le sue aiutanti stanno dando il massimo “Il problema per loro è stato l’impatto con il mezzo televisivo. Dedicano a questo lavoro veramente tanto tempo e le traduzioni richiedono grosso impegno. Per loro è anche uno stimolo a migliorarsi”.
L’ambizione ora è far crescere questo progetto, migliorandolo sempre di più e riuscendo a raggiungere altre regioni oltre all’Abruzzo e il Molise.