Si chiude con il saggio ‘Anastasia, Genoveffa e Cenerentola’ il laboratorio di teatro e danza che ha visto coinvolti alcuni studenti del Liceo scientifico R. Mattioli di Vasto. Lo spettacolo, liberamente tratto dalla fiaba di Cenerentola nella versione di Emma Dante, con la regia di Orsolina Colonna e Gisela Fantacuzzi, andrà in scena domani 9 maggio alle 16 e venerdì 17 maggio alle 11, nell’aula magna della scuola. Protagonisti gli studenti della II E.
Il laboratorio, avviato a ottobre, rientra nel Progetto giovani che, finanziato dall’Amministrazione comunale, viene portato avanti da quattro soggetti: le associazioni Officina dei sogni, Arci di Vasto, Sideshow e la cooperativa Liberamente. Il tutto coordinato da un responsabile esterno, Dorinda Silvestri.
Sono tante le iniziative che vengono messe in campo nell’ambito del Progetto giovani ormai da diverso tempo e che da tre anni nascono dalla collaborazione tra più. L’obiettivo è coinvolgere i giovani in attività creative che tocchino i loro interessi, cercando di fornire loro stimoli, il tutto con l’intenzione di prevenire le diverse forme di disagio. I vari laboratori, per la maggior parte dei casi, cominciano a settembre e si protraggono per tutto l’anno scolastico.
Come illustrano gli organizzatori, sono tra 600 e 700 i ragazzi coinvolti, che vanno dagli undici anni in su, e circa 6 gli istituti scolastici dove si svolgono molti dei corsi, mentre altri si tengono al centro di aggregazione.
“Tre le attività promosse – spiegano Silvestri e il presidente dell’Arci Lino Salvatorelli - c’è il recupero didattico presso le scuole medie, curato dalla cooperativa che si occupa dello sportello di ascolto. Sempre per questo grado di scuola sono stati organizzati ad esempio dei laboratori di fumetto, di teatro e quello di esferodinamia (attività fisica con una palla che ha registrato una grande partecipazione). Sono stati inoltre avviati corsi di danza e teatro, poi ci sono stati quelli di spagnolo e di fotografia al centro di aggregazione. C’è stato anche un laboratorio sulla musica che ha cercato di coinvolgere tutte le band locali composte dai ragazzi. L’Officina dei sogni inoltre gestisce la sala prove al centro di aggregazione, che è aperta tutto l’anno”.
Oltre alla varietà delle iniziative e dei laboratori, il pregio è dato dal fatto che vengono gestite soprattutto da giovani, puntualizzano Salvatorelli e Silvestri, “che hanno quindi una capacità diversa rispetto a gente più adulta di relazionarsi con i ragazzi”, e si creano dinamiche positive. Da sottolineare poi che “tutti i progetti messi in campo vengono coordinati con dirigenti e insegnanti e non predisposti solo da noi che li proponiamo”, concludono sottolineando che il problema maggiore è legato ai finanziamenti che col passare degli anni purtroppo diventano sempre più esigui.