Indifferenza di Comune di Vasto e locale Asl per le problematiche innescate, in particolare nella zona dei vicoli di Santa Maria, nel centro storico di Vasto, dalla presenza di numerosi piccioni.
A segnalare la questione è un residente del borgo antico.
"Più volte - viene evidenziato - noi residenti abbiamo esposto invano questo nostro sentitissimo problema ma siccome recentemente c’è stata 'l’attenzione' dei nostri amministratori verso il borgo con la pur apprezzabile iniziativa del restyling della scalinata Rossetti, approfittiamo per ribadire la necessità di venire in giacca, cravatta e fascia anche in quei vicoli posti un po’ più a monte della stessa, dove invece c’è un tappeto fatto di escrementi di piccioni e dove i topi circolano liberamente anche alla luce del sole sotto gli occhi degli ormai pochi e allibiti passanti".
Si prosegue nella lettera-segnalazione: "Lasciamo a voi immaginare cosa diventa la pavimentazione di questi vicoli soprattutto quando piove e l’odore nauseabondo o la sporcizia trasferita in casa con le scarpe. Per non parlare dei terrazzi impraticabili che molti hanno provveduto ad ingabbiare con reti di protezione o con lamiere poste alla meno peggio e certamente 'turbando l’estetica' del borgo. Ci si chiede perché intanto non si interviene anche sulla parte retrostante la Chiesa di S. Maria chiudendo i fori dove nidificano i piccioni così come è stato fatto dal lato di piazza del Tomolo? E perché questa Amministrazione non prende provvedimenti magari obbligando i residenti a chiudere tutti gli anfratti così come fatto in tanti altri Comuni d’Italia al fine di evitare ai volatili di nidificarvi?"
La conclusione: "La situazione ora è davvero insopportabile: stiamo pensando ad un’azione comune per far valere il nostro diritto al vivere civile e soprattutto il nostro diritto all’igiene pubblica e soprattutto quel diritto alla salute (qui abitano bambini asmatici, allergici anche alle piume di piccione) che laddove leso potrebbe chiamare qualcuno a rispondere di queste gravi omissioni nelle sedi più opportune".