''Io non dimentico'': è la scritta principale che campeggia sull'epigrafe sistemata ieri mattina, in viale Dalmazia a Vasto Marina, per ricordare la Shoah, le persecuzioni e le deportazioni. Una delle iniziative di rilievo rientranti nell'ambito del programma predisposto da Provicia e Comune per celebrare la ''Giornata della Memoria''. La targa è stata collocata davanti villa Marchesani scelta, dal 1940 al 1943, insieme all'alebergo della famiglia Ricci per internare politici, intellettuali e sindacalisti ostili al regime fascista. ''Per alcuni internati il campo di Istonio marina fu l'ultima residenza nota - ha sottolineato il sindaco Luciano Lapenna - le parole sull'epigrafe li sottrarranno dall'oblio''. La storia del campo di concentramento di Vasto Marina è stata ricordata dal giornalista vastese Nicola D'Adamo, capogruppo della lista civica Forte per Vasto in Consiglio comunale, autore di un'attenta ricerca che ha basato il suo lavoro sullo studio del prof. Costantino Di Sante. Fino a qualche anno fa c'era solo una testimonianza scritta da Giorgio Pillon che raccontava il suo primo incontro con gli internati presso la Biblioteca comunale (tra gli altri, Mario Borsa futuro direttore del Corriere della Sera), alla presenza di Luigi Anelli. Negli anni successivi D'Adamo ha pubblicato anche le biografie in breve degli internati presenti a Vasto, anche grazie all'ausilio di internet.