Anche Vasto questa mattina si è riunita per festeggiare il 25 aprile, una ricorrenza che quest’anno assume un significato speciale perché da pochi giorni in città è nato il circolo locale dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Le celebrazioni per il 68° anniversario della liberazione sono cominciate in piazza Brigata Maiella con la deposizione della corona d’alloro e i saluti delle autorità cittadine. “Come prima cosa ringrazio l’Anpi per la recente costituzione della sezione di Vasto, impegnata nel mantenere alti i valori della resistenza”, ha esordito il sindaco Luciano Lapenna. Da lì il ricordo dell’importante ruolo svolto dalla Brigata Maiella nella lotta di liberazione di molte città del centro nord fino all’arrivo a Milano. Un pensiero anche al ritorno dei combattenti nelle loro terre, dalle quali molti furono costretti a ripartire dopo pochi anni per cercare un lavoro in paesi lontani.
Ricordando la lotta per la liberazione il Sindaco ha aggiunto: “Per la prima volta il popolo italiano si è unito, unito per la libertà, per costruire qualcosa che andava oltre l’Unità d’Italia. Erano insieme tutti, comunisti, liberali, organizzazioni sindacali e patronali. I partigiani trovavano il sostegno delle popolazioni perché incarnavano valori di giustizia e libertà. Quella resistenza non va dimenticata, soprattutto oggi che viviamo un difficile momento”.
Lapenna si è quindi spostato al presente: “Attraversiamo una crisi, che è morale, di valore ed economica e dobbiamo costatare una situazione di stallo nella volontà di cambiamento. Non dobbiamo deludere quei patrioti che ci hanno indicato il cammino. La mia grande preoccupazione – ha aggiunto – è data dal fatto che oggi, a Roma come a Vasto, non diamo esempi per un’inversione, un cambiamento, un superamento delle divisioni”.
Accanto al sindaco il partigiano della Brigata Maiella Vincenzo Recchioni che ha salutato tutti tra gli applausi con un commosso: “Viva l’esercito italiano, viva la Brigata Maiella, viva l’Italia”.
Da lì il corteo con la banda, le autorità, le forze dell’ordine e i partigiani dell’Anpi, si è spostato in piazza Rossetti, dove un’altra corona è stata posta sotto la lapide dell’anarchico Antonio Cieri. Il presidente dell’Anpi di Vasto, Nicola Iarussi, ha portato il saluto ufficiale del circolo locale e ha spiegato la missione dell’associazione, concentrata nella trasmissione della memoria per mantenere vivo il ricordo. Forte sarà l’impegno nelle scuole ma anche nel dibattito sulla riforma costituzionale.
A seguire alcuni membri dell’Anpi hanno proposto letture tratte da diverse fonti: libri di Calvino, canzoni, lettere di partigiani e condannati a morte.