Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Dal 30 aprile nelle librerie 'Gatto a distanza' di Grazia Ciavatta

L’autrice lavora come agente di Polizia municipale a Vasto

Condividi su:

Dal 30 aprile sarà nelle librerie Gatto a distanza, il romanzo di Grazia Ciavatta, giovane sansalvese agente di Polizia municipale a Vasto dal 2011.

Con quest’opera Ciavatta si è classificata prima al concorso Il Battello a Vapore 2012, indetto da Edizioni Piemme e dedicato alla letteratura per ragazzi.

Gatto a distanza racconta la storia di amicizia tra una bambina di 9 anni, Martina, e Micio, un gattino smarrito e impaurito. Un’amicizia che si trasforma in una vera e propria adozione a distanza, quella tra il terrazzo della casa di Martina e il tetto dov’è rimasto bloccato il gattino. La bambina, che sta attraversando un difficile periodo dovuto alla prematura scomparsa del padre, decide di occuparsi di Micio, lanciandogli del cibo dal balcone. Un racconto che è anche una metafora sul superamento delle paure.
“Non è una favola – ha spiegato l’autrice -, è una storia rivolta a un pubblico di bambini e ragazzini, tra gli otto e gli undici anni”.

A fine mese, dunque, il libro sarà in vendita mentre il 2o maggio l’autrice andrà a presentarlo alla Fiera del Libro di Torino.
Non c’è ancora una data, ma probabilmente anche nel Vastese sarà organizzato un incontro per parlare dell’opera e presentarla al pubblico locale.

La partecipazione a un concorso letterario non era una novità per Grazia Ciavatta: nel 2002 era stata infatti tra i finalisti del Campiello giovani e nel 2011 si era classificata quarta sempre a Il Battello a Vapore. Quella per la scrittura è infatti una grande passione per la vigilessa, un amore nato quand’era bambina e cresciuto con lei fino a diventare una parte importante della sua vita, che oggi ben concilia con il suo vero lavoro. Di progetti letterari per il futuro però non vuole parlare, forse anche per scaramanzia, ma assicura: “Io scrivo sempre e credo di continuare con la narrativa, senza passare ad altri generi come la saggistica o la poesia, perché è quello il mio settore”.

Condividi su:

Seguici su Facebook