Come da previsioni, sono arrivati in migliaia a Pescara per partecipare alla manifestazione 'No Petrolio' organizzata contro il progetto 'Ombrina Mare' che prevede la realizzazione di una piattaforma al largo della 'Costa dei Trabocchi', in provincia di Chieti.
Il corteo, con adesioni da tutto Abruzzo e in larga parte della provincia di Chieti e dai Comuni della costa, è partito dall'area della Madonnina del ponte del mare e, percorrendo un tratto del lungomare nord, si è poi incanalato su piazza Italia e corso Vittorio Emanuele per poi raggiungere la centrale piazza Primo Maggio, dove previsti interventi tecnici a sostegno delle ragioni dei manifestanti.
Una protesta pressoché unanime: hanno sfilato contro il rischio di una deriva petrolifera associazioni, sindacati e movimenti, 47 Comuni, 17 organizzazioni politiche, le Province di Chieti e di Pescara, la Regione Abruzzo, 3 diocesi, 3 parchi nazionali, un parco regionale e 7 riserve regionali. Tra le associazioni di categoria figurano Cna, Confcommercio e Confesercenti, mentre Confindustria è favorevole al progetto.
Il WWF, tra i promotori, ha parlato di "evento che entrerà nella storia dell'Abruzzo, perché mai in passato c'erano state tante adesioni. E' in atto una mobilitazione con caratteri di vera e propria sollevazione pacifica contro i mega-progetti petroliferi, che vogliono imporre la trasformazione della regione e del suo mare in distretto minerario per gli idrocarburi".