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Area industriale di Punta Penna e necessità di avere un 'monitoraggio adeguato'

Sollecitazioni del Comune e nuovi dubbi e perplessità sul Progetto Recogen della Puccioni

a cura della redazione
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Dubbi, perplessità, richiesta di chiarimenti e possibilità di adire le vie legali.

Il Comune di Vasto torna ad esprimersi sul Progetto ‘Recogen’ della Puccioni spa nell’area industriale di Punta Penna.

L’industria chimica vastese ha avuto il via libera, nelle settimane passate, per la realizzazione di un impianto di rigenerazione dell’acido cloridrico ma la vicenda, per l’amministrazione locale, è tutt’altro che conclusa.

E’ di ieri, giovedì 4 aprile, un documento, a firma del sindaco della città Luciano Lapenna e dell’assessore all’Ambiente Anna Suriani, inviato all’Arta, Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale, alla Direzione Protezione Civile, alla Direzione Affari della Presidenza – Politiche Parchi – Territorio – Valutazioni Ambientali – Energia della Regione Abruzzo ed alla Provincia di Chieti, nel quale si sollevano diverse obiezioni, sulla base di una serie di criticità rilevate, in prima battuta relative al sistema di gestione delle acque reflue ed alla situazione dei punti di emissione in atmosfera da parte dell’industria interessata.

Per Lapenna e Suriani, che si appellano agli enti sovraordinati, c’è “l’urgenza di portare avanti azioni di studio e monitoraggio adeguate sull’intera area della zona di Punta Penna per la quale si richiede una ‘particolare attenzione alla luce dei fatti accaduti relativi ai disturbi irritativi a carico dei lavoratori, ancora oggi non definiti nelle loro cause, e delle tante criticità oggi evidenziate’”. Relativamente alla stessa area industriale, è la richiesta, “bisogna costituire un’unità di intervento che definisca compiti e responsabilità e possa garantire le condizioni necessarie ad evitare rischi per l’utenza dell’area e per l’ecosistema generale”.

Nel documento allegato la nota di Lapenna e Suriani

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