Il Faro, sempre affascinante e suggestivo, con i suoi 100 anni di storia, e poi la chiesa della Madonna di Pennaluce, la torre di vedetta cinquecentesca del Circomare, la spiaggia e le dune, il comprensorio paesaggistico di Punta Aderci.
Le tante bellezze della zona di Punta Penna sono al centro dell'attenzione e dell'impegno della delegazione vastese del Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, nell'ambito delle sempre apprezzate 'Giornate di Primavera'.
Si presenta ricco e variegato il ventaglio di opportunità di visite e conoscenza a disposizione oggi, sabato 23, e domani, domenica 24 marzo.
Concentrati nell'area di Punta Penna gli appuntamenti vastesi ed ecco, qui di seguito, i luoghi aperti e visitabili: Chiesa di Santa Maria di Pennaluce, Comprensorio paesaggistico-archeologico Punta Penna-Punta Aderci; Spiagge, dune e falesie della costa abruzzese dei Trabocchi (domenica 10–12.30/15–18; Torre di vedetta cinquecentesca. Collaborano attivamente all'iniziativa, oltre ai volontari locali guidati dalla responsabile vastese Maria Grazia Mancini, gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo "Raffaele Paolucci" di Vasto, alunni della prima media, sezioni G, H, I, con la collaborazione del personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Punta Penna.
Stamattina la visita al Faro, evento raro considerando le autorizzazioni necessarie rilasciate esclusivamente dal Comando Fari di Venezia. I partecipanti, che avevano prenotato, sono stati accolti dal reggente Biagio Santoro e dal tecnico nautico Andrea Guida.
I Faro di Punta Penna è alto 70 metri dalla strada e, complessivamente, 84 metri dal livello medio del mare. Per raggiungerne la sommità bisogna salire lungo 307 gradini, disposti a spirale. La lanterna è larga 3 metri (l’unico da 4 metri è quello di Genova, che è faro il più alto d’Italia, con Punta Penna appena dietro) ed ha un’ottica rotante. Nella parte esterna è presente una lanterna di emergenza che viene attivata in caso di guasto della principale. La torre è realizzata in mattoni a doppia camera, in quanto a causa del vento il faro è soggetto a forti oscillazioni. Per la sua altezza e le sue caratteristiche, in caso di temporali, il faro attira tutti i fulmini che cadono nel circondario. Per questo motivo è presente una gabbia speciale per far scaricare i fulmini, ma capita spesso che qualcuno riesce a passare e si propaga anche all’interno. Dalla cima del faro la vista è straordinaria e mozzafiato: questa mattina, pur non in presenza di una giornata 'limpidissima', si ammiravano le catene della Majella e del Gran Sasso innevate, la città di Vasto, la sua costa, il porto, la spiaggia di Punta Penna e la riserva di Punta Aderci e, chiaramente, anche le tante industrie e silos a ridosso.
Sul sito internet nazionale del Fai tutti i luoghi aperti in questo fine settimana con 'Le Giornate di Primavera'