"Il giudice del lavoro di Vasto ha rigettato il ricorso presentato dalla Fiom-Cgil riguardante l’assegnazione della quota di 1/3 delle Rsu alla Denso di San Salvo".
In una nota lo sottolinea la rappresentanza di zona della Fim-Cisl. La Commissione elettorale - evidenzia quest'ultima organizzazione sindacale - aveva regolarmente assegnato le Rsu alle organizzazioni firmatarie del contratto collettivo nazionale.
La Fiom, in linea con la strategia nazionale, ha deciso di inoltrare ricorso al giudice del lavoro.
La Fim-Cisl si è costituita in giudizio assistita dall’avvocato Pierpaolo Andreoni del Foro di Vasto che producendo le dovute documentazioni ha dimostrato l’infondatezza delle pretese avanzate nella fattispecie dalla Fiom.
Pertanto la Fim-Cisl rimane all'interno della rappresentanza sindacale della Denso, che è la maggiore azienda metalmeccanica della provincia di Chieti associata a Confindustria, e si conferma prima organizzazione sindacale in termini di numero di Rsu all'interno dello stabilimento di Piana Sant'Angelo a San Salvo (5 Fim-Cisl, 3 Fiom-Cgil, 2 Uilm-Uil e 2 Ugl).
"Archiviata questa vicenda - concludono gli esponenti della Fim - invitiamo la Fiom a concentrarci insieme sui problemi che dovremo affrontare e gestire in Denso nei prossimi mesi, legati ai cali produttivi dovuti alla crisi e all’ingresso di nuovi prodotti".
Critico Mario Codagnone della Fiom: "Ci aspettavamo un altro tipo di sentenza, ma rispettiamo la decisione del giudice. Ora valuteremo se ci sono gli estremi per un ricorso. Per noi resta aperta la battaglia per una seria legge basati sui principi della democrazia. Non è possibile che il sindacato più votato abbia 3 rappresentanti e la Cisl 5. È come dire che chi vince arriva al secondo posto".