E' durata meno di due ore la riunione che oggi pomeriggio, presso la sede dell'Assindustria di Vasto, ha messo nuovamente a confronto proprietà e sindacati sulla spinosa vertenza Denso. L'incontro è stato interrotto bruscamente, rinviando la trattativa al tavolo nazionale convocato al Ministero delle Attività produttive a Roma. L'azienda, infatti, rappresentata dai dirigenti Centurioni e Mari, ha confermato il ricorso alla cassa integrazione guadagni, che scatterà dal prossimo 5 febbraio interessando ben cinquecento lavoratori per tredici settimane, ma senza concedere la rotazione degli stessi lavoratori. Ed è stata proprio la mancata accettazione della rotazione, richiesta dai rappresentanti sindacali, a far saltare la trattativa. Un altro segnale negativo, insomma, a conferma della crescente tensione tra i lavoratori, i propri rappresentanti ed i vertici della multinazionale metalmeccanica giapponese. Duro, alla conclusione del confronto, è stato il giudizio espresso dai sindacalisti su questo nuovo atteggiamento di chiusura e di mancato rispetto dell'azienda nei confronti delle esigenze delle maestranze. Gli stessi sindacati hanno già annunciato l'applicazione di forme di lotta nei confronti della proprietà nipponica.