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Risolti tutti (o quasi) i tragici fatti di sangue avvenuti nel Vastese negli ultimi mesi

I delitti di Albina Paganelli a San Salvo e dei coniugi Del Vecchio e Michela Strever a Vasto

a cura della redazione
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Con l'arresto di Hamid Maataoui, il 36enne di nazionalità marocchina accusato di aver ucciso Michela Strever, sono risolti (o quasi) i tre fatti di sangue avvenuti nel Vastese negli ultimi mesi.

Alla vigilia di Ferragosto venne ritrovata morta, colpita a coltellate, nella sua abitazione di via Fedro a San Salvo, la pensionata 68enne Albina Paganelli. In carcere, accusato dell'omicidio, c'è il giovane sansalvese Vito Pagano. Sarà processato il 12 giugno con rito immediato.

Il 17 novembre Vasto è sconvolta dal duplice omicidio consumato in una casa di via Anghella, dove ritrovati morti - colpiti con ripetuta violenza da centinaia di coltellate - Emidio Del Vecchio, 78 anni, e sua moglie Adele Tumini, 72. Accusato di aver commesso i due delitti è il figlio 34enne della coppia, Marco.

Infine l'omicidio di Michela Strever, il 19 dicembre scorso nella casa di campagna dove la donna viveva sola in località Villa De Nardis. Morta per soffocamento e in carcere, da due giorni, c'è il 36enne Maataoui, accusato di essere lui ad averla ammazzata.

Il procuratore capo della Repubblica, ieri mattina, aprendo la conferenza stampa in Tribunale convocata proprio per comunicare i decisivi sviluppi dell'indagine sull'omicidio Strever, ha voluto sottolineare anche questi aspetti. Un'indagine, quest'ultima, come precisato dal titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore Giancarlo Ciani, che resta ancora formalmente aperta.

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