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Rapine consumate in città e divampa nuovamente la polemica sulla sicurezza

Critici con l'amministrazione comunale Sigismondi e di Michele Marisi (Fratelli d'Italia)

a cura della redazione
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Due rapine consumate in meno di mezz'ora e fuoco della polemica che si riaccende sulla questione sicurezza a Vasto.

Intervengono, in merito, il consigliere comunale Etelwardo Sigismondi ed il coordinatore di Giovani in Movimento Marco di Michele Marisi, rappresentanti di Fratelli d'Italia.

“Le due rapine avvenute stamani in città - dice Sigismondi - fanno tornare alla ribalta il problema sicurezza a Vasto. Le minoranze in Consiglio comunale, su questo argomento, hanno sempre dimostrato grande senso di responsabilità e di collaborazione con la maggioranza, sostituendosi anche all’immobilismo del sindaco Lapenna nel momento in cui abbiamo sottoposto, all’attenzione del Consiglio comunale, proposte per arginare subito, e risolvere poi, il problema. È il caso, ad esempio, della bozza di delibera consiliare ‘misure urgenti per il centro storico’ che conteneva, tra le tante idee, anche l’attuazione del protocollo ‘mille occhi sulla città’ sottoscritto dallo stesso sindaco Lapenna dinanzi al Prefetto di Chieti nell’ottobre scorso e a cui non è mai stato dato seguito. La maggioranza di centrosinistra ha, anche in questo caso, bocciato le nostre proposte rifiutando difatti qualsiasi forma di collaborazione con le minoranze, sul tema. Ritengo – ha poi proseguito - che, anche a fronte di quanto accaduto in queste ore, non si possa più tollerare l’assenza di interventi da parte dell’Amministrazione comunale. Per questo domattina stessa presenterò una interrogazione affinché il sindaco risponda, senza mezzi termini e senza girarci intorno, quali misure, insieme alla sua Giunta ed alla sua maggioranza, intende assumere per garantire sicurezza in tutti i quartieri di Vasto.”

Per di Michele Marisi “la comunità vastese è chiaramente scossa da quanto accaduto stamani. Quando in una città di 40mila abitanti avvengono due rapine a pochi minuti di distanza l’una dall’altra significa che qualcosa non va. Sia nel tessuto sociale, sia dal punto di vista dei controlli. Nonostante il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine. Perché è impensabile che così pochi ‘attori della sicurezza’ debbano e possano tenere sotto controllo una città che si estende su settanta chilometri quadrati. Ribadiamo fino alla noia: più forze dell’ordine, sì alla videosorveglianza, sì ai ‘volontari per la sicurezza’”.

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