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Indagati per frode fiscale a Pescara ed un fastidioso caso di omonimia che arriva a Vasto

Lettera aperta dell'imprenditore Giancarlo Spadaccini

a cura della redazione
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Ancora un fastidioso caso di omonimia ed ecco la lettera di un imprenditore vastese, Giancarlo Spadaccini, presidente della Vasto Basket, suo malgrado 'coinvolto' in un'inchista su una maxi frode fiscale che ha riguardato in Abruzzo ed a Pescara in particolare un uomo con il suo stesso nome.

La lettera di Spadaccini

Svegliarsi un martedì mattina e ricevere qualche decina di telefonate di amici e parenti che chiedono come stai, o dove ti trovi, o volevo sentirti, mi ha fatto credere che, dato il mio virus “maledetto” si interessassero tutti alla mia salute. Non era così! Martedì mattina sia Il Centro sia Il Messaggero hanno pubblicato un importante articolo sulla chiusura d’inchiesta di una maxi frode fiscale tra l’Italia e Madeira. Cosa certo io? Nulla! Non sapevo neanche cosa fosse, fino a oggi. Detto che il mio nome risulta tra gli indagati e che i giornali non si curano di scrivere “nato a…” oppure “nato il…” per evitare omonimie imbarazzanti, mi vedo obbligato a comunicare alla stampa cittadina questa mia velata protesta.

Ritengo che l’informazione sai giusta e logica, ma la gente chi la difende se l’informazione stessa è confusa? Se fai un nome devi evitare guai agli “omonimi”, altrimenti te ne assumi le conseguenze. Spero che i due giornali, a breve, presentino i loro chiarimenti con lo stesso impegno col quale, troppo velocemente, hanno sbattuto i nomi sulle loro pagine. Per questo sto inviando una richiesta ufficiale alle due redazioni abruzzesi.

Per ora rassicuro chi mi conosce, i parenti, gli amici… ma anche qualcuno che se la rideva sotto i baffi: quel Giancarlo Spadaccini non sono io, non conosco nessuno dei 45 indagati, è la prima volta che sento parlare di questa indagine.

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