E’ sconfortato Antonio Villamagna. L’imprenditore vastese è il titolare del ‘Western Saloon’, bar-birreria-focacceria-pizzeria aperto nel mese di luglio dello scorso anno a San Salvo, in via Pio IX.
Da allora, nel breve volgere di poco più di 7 mesi, sono stati già 4 i furti messi a segno all’interno. Più di uno ogni 2 mesi. Un’incidenza quasi ‘da record’, di cui certamente non andare fieri. La notte scorsa l’ultimo colpo. Come negli altri ecco alcuni prodotti alimentari, ma anche materiale tecnologico, nel bottino dei ‘soliti ignoti’. Salumi e formaggi, fusti di birra ed un cellulare di ultima generazione sono stati portati via. E stavolta, contrariamente al passato, i ladri si sono intrufolati nel locale senza nemmeno usufruire della finestra del retro, ma dall’ingresso principale, sul lato della strada, ritrovato forzato da Villamagna.
All’imprenditore, questa mattina, fatta ancora una volta la conta delle ‘mancanze’, per un ammontare rilevante, non è rimasto altro da fare che (ri)segnalare l’accaduto ai Carabinieri. Un rituale classico e, dice lo stesso Villamagna, senza troppa speranza, probabilmente privo di buone ripercussioni, come in precedenza.
Lo sconforto prevale, come detto. E tutto questo dinanzi ad un dilagare di fenomeni ladreschi che, anche da queste parti - tra colpi in locali, esercizi commerciali, abitazioni e case in campagna – sta assumendo proporzioni ampie. E allora parlare della carenza di controlli sul territorio, anche per il numero non adeguato di rappresentanti di tutori dell’ordine in un territorio sempre più popolato ed a rischio, non appare fuori luogo.
Di fronte a numeri ed episodi del genere, poi, può risultare anche non ‘condannabile’ la scelta di mollare tutto e provare a fare altro. Villamagna ci pensa. Era arrivato a San Salvo con entusiasmo e voglia di fare. Ma la situazione attuale e la corposa serie di ‘raid’ nel suo locale potrebbero abbattere chiunque. Stessa storia, a grandi linee, con quanto accaduto al vicino bar ‘Insomnia’, sempre di San Salvo. Furti in serie anche lì e ‘spugna gettata’ dai titolari. Così non si può andare avanti, è stato detto. Si può dare torto?