Gli avvocati hanno bisogno di copie di atti e di iscrivere a ruolo le cause? Faranno bene a portarsi la carta da casa. Accade al Tribunale di Vasto dove si vive una situazione di emergenza che, adesso, non è più solo legata alla mancanza di magistrati e di personale di cancelleria. A denunciare la difficile situazione l'Ordine degli Avvocati i cui iscritti hanno scioperato per richiamare l'attenzione sulle inefficienze nel funzionamento della struttura vastese. ''Purtroppo, nonostante le reiterate richieste - afferma il presidente dell'Ordine, l'avvocato Bernardo Masciarelli - dal Ministero e dal Csm non abbiamo ottenuto le risposte che ci aspettavamo. La situazione del Tribunale di Vasto non è stata valutata a dovere, mancano i fondi persino per acquistare le penne e la carta e i due giudici che se ne andranno a breve non si sa se verranno sostituiti''. A Vasto ci sono tre magistrati in meno rispetto all'organico previsto di otto unità , a fronte di una mole di lavoro che, negli ultimi anni, è cresciuta ulteriormente. ''Non si tiene conto delle esigenze di giustizia dei cittadini - prosegue Masciarelli - non si considera che il Tribunale di Vasto ha un bacino d'utenza di oltre centomila persone e che rappresenta una struttura di frontiera a confine con regioni a rischio». Da qui l'iniziativa dell'Ordine di coinvolgere i Comuni più grandi per sollecitare interventi presso il Ministero ed il Csm. Un invito raccolto dal Consiglio comunale di Vasto che, nell'ultima seduta, all'unanimità , ha approvato un ordine del giorno in cui si impegna il sindaco Luciano Lapenna «ad adoperarsi con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, il Tribunale di Vasto, i Parlamentari abruzzesi, perché il Ministero della Giustizia deliberi l'aumento della pianta organica''.
Pubblicato su ''Il Messaggero d'Abruzzo'' a firma di Marina Recinelli