Indagini in pieno corso per il nuovo, terribile delitto che ha sconvolto Vasto. Soltanto nel tardo pomeriggio, intorno alle 18,30, la magistratura ha disposto il trasferimento della salma di Michela Strever, 73 anni, dall'abitazione di località Villa De Nardis all'obitorio dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'.
L'autopsia sul corpo della vittima, che sarà eseguita nel pomeriggio dal medico legale Pietro Falco, dovrà fissare con certezza cause della morte e ora della stessa.
Nella casa di campagna i Ris di Roma hanno analizzato la 'scena del crimine' e raccolto elementi sia all'interno che all'esterno dell'abitazione.
Diverse le testimonianze rese agli inquirenti. La famiglia intende costituirsi parte civile e si è affidata per l'assistenza all’avvocato Arnaldo Tascione del Foro di Vasto.
LA CRONACA DI QUESTA MATTINA - Una donna di 73 anni è stata ritrovata morta questa mattina nella sua abitazione a Vasto. A fare la scoperta i Vigili del fuoco allertati dal fratello della vittima. L’abitazione si trova isolata in una zona di campagna in contrada Villa De Nardis. La donna è stata trovata con le mani legate e presentava tumefazioni sul volto e un fazzoletto in bocca. Sul posto è giunto il procuratore capo della Repubblica di Vasto, Francesco Prete, accompagnato dai sostituti Enrica Medori e Giancarlo Ciani. Indagano i carabinieri della Compagnia di Vasto. L’anziana si chiamava Michela Strever, era pensionata e non aveva grosse somme di denaro in casa. Lo conferma la cognata Carmela che non riesce a darsi pace per il delitto così violento. A dare l’allarme il fratello Tonino che ha trovato chiuso il cancello in ferro a protezione della porta d’ingresso. Non trovando risposta, poco dopo le 8, ha preso una scala con la quale è entrato in casa rompendo una finestra al primo piano. AL pianterreno ha ritrovato il corpo senza vita della sorella ed ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a rimuovere il cancello segando le sbarre. Sul posto è giunto anche il medico legale Pietro Falco che ha eseguito una prima ricognizione cadaverica per stabilire l’ora esatta del decesso. La vittima conduceva una vita tranquilla, era nubile, e il fratello e una sorella la visitavano regolarmente. Chi ha agito in casa è entrato dalla porta principale, forse è stata la stessa donna ad aprire la porta al suo assassino.