Nicola Spadaccini, 34 anni, laurea in Economia Aziendale alla Bocconi, da 10 anni in Nestlè a Milano nel settore Marketing e Commerciale, da 6 mesi è Commercial Advisor presso la casa madre a Losanna. Fa parte di un team internazionale che assiste i mercati del gruppo nello sviluppo  del business del caffè in capsule in tutto il mondo. Parla inglese e francese.

Quali sono stati i passaggi che da Vasto ti hanno portato a Losanna in Svizzera?

Dopo le superiori, a settembre 1996 mi sono trasferito a Milano, dove ho studiato all’Università Bocconi. Ho conseguito la laurea in Economia Aziendale nel 2002, con specializzazione in Gestione delle Imprese Internazionali.  Dal 2003 lavoro per la Nestlé, la piu’ grande azienda alimentare al mondo. Nella sede di Milano, fino al giugno scorso, ho ricoperto vari ruoli nell’ambito marketing e commerciale, sempre lavorando nel business delle bevande calde, occupandomi di marchi famosi quali ad esempio Nescafé, Nesquik, Orzoro. La scorsa primavera mi è stato offerto di trasferirmi presso l’headquarter mondiale dell’azienda, situato in Svizzera, a Losanna. Ho accettato con molto entusiasmo questa proposta che costituisce un passaggio importante per lo sviluppo della carriera all’interno della mia azienda.

In che cosa consiste il tuo lavoro? 

Attualmente lavoro nel business del caffé in capsule, nel quale Nestlé ha una posizione di leadership a livello mondiale, ed in forte espansione. Il mio ruolo è quello di Commercial Advisor per i mercati delle Americhe ed Europa centro-orientale. Volendo semplificare, sono il punto di contatto per i colleghi che, in quelle aree geografiche, si occupano prima del lancio e poi dello sviluppo delle vendite del nostro marchio. Li assisto nella fase di preparazione del lancio (ricerche di mercato, costruzione del business plan, scelta della gamma ideale, definizione dei supporti di marketing necessari) e successivamente nella quotidanieta’ del business, soprattutto per aspetti di natura commerciale. Per questo motivo, ogni giorno, sono in contatto telefonico con colleghi in svariati posti del mondo. Anche i viaggi sono abbastanza frequenti.

Il tuo è un ambiente internazionale molto stimolante, da italiano come ti trovi? Come te la cavi con le lingue? 

Sì, è davvero un ambiente internazionale. La presenza di Nestlè pressoché in ogni angolo del pianeta fa sì che anche nella sede centrale siano rappresentati un gran numero di paesi, di tutti i continenti. Si ha l’opportunità di venire in contatto con culture e modi di fare molto diversi, sia nell’ambito professionale che personale. E questo arricchisce moltissimo.  Il team del quale faccio parte, ad esempio, si compone di circa 25 persone e ci sono francesi, italiani, svizzeri, spagnoli, tedeschi, marocchini, portoghesi, olandesi, americani, neozelandesi, inglesi… Da italiani, di solito, è facile integrarsi per nostra attitudine e perché tutto il mondo ha un debole per noi ! Non è uno stereotipo. Il nostro paese ed il nostro popolo sono amati ed invidiati. Qui, ci se ne rende davvero conto ed i commenti di tutti quelli che hanno visitato l’Italia sono sempre entusiastici. Ovviamente la lingua è fondamentale per integrarsi velocemente. Fortunatamente parlo sia inglese che francese. Il primo è assolutamente fondamentale nel mio lavoro. Il secondo è molto utile nella vita al di fuori dell’ufficio, essendo la lingua ufficiale di questa parte di Svizzera. Quanto a Losanna è una città davvero bella ed affascinante. Ha circa 120.000 abitanti. La qualità della vita è molto alta grazie all’aria pulita, al bellissimo lago, ai servizi che funzionano perfettamente. A misura d’uomo e di famiglia. Certo, provenendo da Milano, un po’ (troppo?) tranquilla!

Che progetti hai  per il tuo futuro? 

Il primo in ordine di tempo, ed anche il piu’ importante, riguarda la sfera familiare in quanto tra meno di un mese mia moglie darà alla luce il nostro secondo figlio. Qualche settimana dopo tutta la mia famiglia si trasferirà qui a Losanna. Sara’ un periodo dunque molto impegnativo ma non vedo l’ora di cominciare tutti insieme questa nuova entusiasmante avventura. Spero che sara’ un esperienza positiva per tutta la famiglia ! Il programma per adesso è quello di restare in Svizzera almeno fino alla metà del 2015, data di scadenza del mio attuale contratto. Continuero’ a mettere il massimo dell’impegno nel lavoro per guadagnarmi ancora la fiducia dell’azienda ed approdare successivamente ad un altro ruolo in Svizzera, in Italia o in qualche altro paese del mondo. Ovviamente tutte le decisioni andranno prese nell’insieme, cercando le soluzioni migliori dal punto di vista non solo professionale ma anche di benessere familiare. Vedremo !

E con Vasto come la metti?
Vasto è sempre nel mio cuore e nella mia mente ! Il legame, dopo 15 anni, è ancora molto saldo. Grazie sopratutto alla mia famiglia d’origine ed agli amici di sempre. Ci torno ogni volta che posso ! Sopratutto d’estate ma non solo. Adoro la sua gente, il suo mare, il suo centro storico, la sua cucina.  Grazie ad internet e facebook è quanto mai facile oggi tenersi aggiornati su quello che avviene nella  nostra splendida città. E cerco sempre di farlo. E’ una città stupenda. E spero che presto possa esprimere tutto il suo potenziale. Sopratutto dal punto di vista del turismo, risorsa non del tutto sfruttata a mio modo di vedere.

Cosa consigli ai giovani vastesi che  prendono l’università o sono in cerca di lavoro?
Consiglio di aprirsi al mondo, essere curiosi e studiare le lingue perché mi rendo conto ogni giorno, qui, che mediamente noi italiani le parliamo meno bene di altri popoli. E questo purtroppo rappresenta un ostacolo al pieno sfruttamento delle nostre conoscenze e potenzialità ! E consiglio di rimanere sempre attaccati alle proprie origini, tradizioni, famiglie ed amici. Sono queste certezze che ti danno lo slancio per vivere ancora più pienamente qualsiasi esperienza di studio o lavoro lontani dalla nostra bellissima Vasto!

Ringraziamo Nicola Spadaccini, manager in carriera, per la sua disponibilità; e  anche per i consigli ai giovani per le lingue e per il valore delle "radici" . Che il futuro possa riservare a lui ampie soddisfazioni professionali, personali e familiari. Ad maiora.