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CELEBRATO IN CONSIGLIO COMUNALE IL ''POZZITELLO DAY''

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Tra rimpalli di responsabilità, reciproche accuse, rivendicazioni di scelte difese a spada tratta e qualche ''rospo'' che resterà a lungo difficilmente digeribile, è andato in scena questa mattina in Consiglio comunale a Vasto il ''Pozzitello day''. L'assise civica, a larga maggioranza (tutti favorevoli i consiglieri, tranne i rappresentanti della lista civica Forte ed il consigliere dell'Udc che si sono astenuti), ha approvato il provvedimento di cessione, dal patrimonio del Comune a quello della Asl Lanciano-Vasto, dei terreni di località Pozzitello dove individuata la localizzazione del nuovo ospedale della città. Era uno degli argomenti più ''caldi'' all'ordine del giorno dei lavori dell'ultima seduta del 2006 e, come prevedibile, la discussione, sin dalle battute iniziali della riunione, è stata piuttosto vivace. Tra i primi interventi quello dell'ex sindaco Giuseppe Tagliente, consigliere del Comitato Civico, che sotto la sua amministrazione diede il via al progetto di costruire il nosocomio a Pozzitello. Tagliente ha rivendicato quella scelta, più volte sottolineando il fatto che anche il centrosinistra - che tanto contestò quell'indicazione contenuta nel Piano Regolatore - ha poi nei fatti condiviso l'idea. Rappresentanti dell'Unione che hanno invece incentrato i loro interventi su una scelta a questo punto non più rivedibile, pena - a loro dire - il rischio di perdere altro tempo e soprattutto i finanziamenti che a breve potrebbero già essere disponibili. Una tesi a viva voce contestata dallo stesso Tagliente: ''Recitate la parte di uno, nessuno e centomila'', ha detto, denunciando le recenti 'virate' della coalizione di maggioranza aprendo, ancora una volta, alla proposta di referendum. Quest'ulima rispedita prontamente al mittente, in particolare, dal consigliere socialista Rocco Cerulli. ''Foste voi, negli anni scorsi - ha tuonato Cerulli all'indirizzo di Tagliente e del resto del centrodestra - ad impedirci di poter consultare i cittadini sulla scelta del luogo dove costruire l'ospedale. Il referendum noi volevamo e voi lo impediste. Oggi, senza pudore, chiedete invece il parere dei cittadini!''. Per la lista Forte, con ribaditi tutti i dubbi su una scelta definita ''scellerata'', è stato il capogruppo Nicola D'Adamo ad annunciare l'astensione, sulla scorta di quello che è ormai un ''treno in corsa'' e della presa d'atto del fatto che tutto il centrosinistra è orientato a dare corpo al progetto di costruire proprio in quella sede il nuovo ospedale. Tra gli interventi anche quello dell'assessore all'Urbanistica, Anna Suriani, che ha precisato che riguardo ai rischi di dissesto idrogeologico presenti in zona, questi sono maggiormente presenti in aree soltanto limitrofe a quella dove, alla fine, bisognerà costruire la struttura.
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