"L'ospedale 'di comunità' di Gissi non va screditato, ma salvaguardo e sostenuto". Così Antonio Prospero, consigliere regionale di maggioranza del gruppo Rialzati Abruzzo, interviene in merito alla questione, sollevata dal consigliere provinciale del Pd e presidente del Consiglio comunale a Vasto Giuseppe Forte, di una struttura non contemplata dalle normative vigenti.
Per Prospero l'attuale 'caratterizzazione' del presidio di Gissi rappresenta "un modello di assistenza evoluto ed efficace, apprezzato da pazienti e medici di medicina generale. Quello messo in campo dalla direzione della Asl - aggiunge - è un progetto moderno, che risponde in modo appropriato alle necessità di salute espresse da questa parte di territorio in cui prevalgono popolazione anziana e malattie croniche, che necessitano di forme di assistenza prolungate che non possono essere garantite dagli ospedali 'tradizionali', destinati a trattare la sola fase acuta della malattia".
Prospero fa poi riferimento ad una normativa nazionale: "E' il decreto del ministro Balduzzi, da poco convertito in legge, che istituzionalizza questa formula, riconoscendone l’appropriatezza e l’efficacia, ragion per cui l’ospedale di comunità di Gissi può solo essere preso ad esempio. Ci sono, quindi, una montagna di buone ragioni per sostenere e difendere con grande determinazione l’esperienza di Gissi, che oggi rappresenta un presidio importante per la salute dei cittadini del Medio e Alto Vastese". L'intervento di Forte, secondo Prospero, è relativo a problematiche burocratiche e non sostanziali. "Trova più utile sollevare inutili polveroni e pretesti strumentali per le sue sterili battaglie con l’unico scopo di screditare la direzione della Asl e la classe politica locale", conclude il consigliere regionale.
LA CONTROREPLICA DI FORTE - "Prospero se la prende con il sottoscritto che ha avuto il coraggio di pubblicare una nota riservata scritta sulla carta intestata della Regione Abruzzo e firmata dal dirigente del Servizio delle Politiche della Salute, Programmazione Sanitaria, dott. Rossano Di Luzio, spedita lo scorso 23 novembre, protocollato alla Direzione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti il 26 novembre, indirizzata al Sindaco di Gissi, al Direttore Generale della Asl, Francesco Zavattaro, al Direttore della Direzione Politiche della Salute, Maria Cocco, al Commissario ad acta Giovanni Chiodi ed al sub commissario Giuseppe Zuccatelli". E la riporta integralmente: "Oggetto 'Ospedale di Comunità Gissi – Domanda di autorizzazione all’esercizio ex art. 4 L.R. n.32/2007'. Con la presente si comunica che in data 18/0//2012 – acquisita al prot. N. RA/168228 – è pervenuta allo scrivente Servizio copia della domanda di Autorizzazione all’esercizio di attività sanitaria o socio-sanitaria (ex art. 4 L.R. 32/2007), prodotta dal Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. di Lanciano-Vasto-Chieti per la struttura denominata 'Ospedale di Comunità di Gissi'. In riferimento alla predetta istanza si rappresenta che, non essendo gli Ospedali di Comunità, di cui trattasi, contemplati in alcun atto di programmazione regionale, la stessa non è, allo stato, procedibile".
Forte evidenzia che il suo intervento è "teso a difendere, con non mai, la sanità nel vastese ed in particolare l’ospedale di Gissi che è stato abbandonato al proprio destino da amministratori disattenti. Sa il consigliere regionale Prospero che di notte quella struttura è oggetto di scorribande da parte di malintenzionati? Non contesto affatto l’ospedale di comunità. Anzi, lo difendo e chiedo di fare in modo che quella struttura venga utilizzata appieno e non in parte. Prospero dovrebbe fare il mea culpa per tutto quello che non ha fatto in questi anni in difesa della sanità nel Vastese. Dov’era Prospero quando la popolazione di Gissi protestava in piazza in difesa del suo ospedale? Probabilmente era impegnato in altre operazioni politiche più importanti”.
RISPONDE PROSPERO - "Sono abituato ad essere pratico, vado alla radice dei problemi e cerco di risolverli tenendo presente i bisogni e le necessità della gente, i formalismi, i tecnicismi che Forte richiama nella sua denuncia non mi riguardano - prosegue il consigliere regionale-: con l'Ospedale di Gissi abbiamo reso un servizio importante al nostro territorio ed a quanti fruiscono di quella struttura che non è stata chiusa come forse Forte sperava per sputare veleno contro i suoi avversari. Il sottoscritto, inoltre, non ha mai esitato a criticare la direzione della Asl al cospetto di provvedimenti che penalizzavano Vasto ed il vastese. La verità è che siamo stati capaci di trovare una soluzione che, supportata dal decreto del Ministro Balduzzi, da poco convertito in legge, ha consentito all'Ospedale di Gissi di proseguire a dare risposte sanitarie ai pazienti dell'entroterra. Forte al posto di farsi fotografare solo per le sue iniziative di protesta pensasse a trovare le soluzioni opportune per garantire a questo nostro territorio, in un momento di grande crisi ed incertezza per tutti, posti di lavoro ed assistenza sanitaria adeguata".
ANCORA FORTE - "Prospero – prosegue Forte – non ha capito che la denuncia da me fatta tendeva e tende a salvare la struttura ospedaliera di Gissi ridotta, ormai, ai minimi
termini. Ha mai fatto una visita accurata nei diversi piani di quell’ospedale? Si è reso conto che ci sono due piani nei quali hanno portato via perfino la rubinetteria dei bagni e le maniglie delle porte, mentre l’impianto di riscaldamento è in funzione, con spreco enorme di energia, anche nei reparti non utilizzati?”