Manca ancora la notifica del decreto di chiusura, ma sembra ormai decisa la conclusione della presenza in località San Lorenzo di Vasto dello sportello delle Poste, inaugurato in zona a metà degli anni '60. Fino al mese scorso, nei 2 giorni di apertura continuava a svolgere una funzione amministrativa, ma anche sociale, soprattutto a servizio della popolazione anziana del popoloso quartiere.
"Dispiace vedere che questo provvedimento, annunciato da tempo dalle Poste nell'ambito di un piano di riorganizzazione dei propri servizi, non sia stato adeguatamente contrastato dalle istituzioni locali - dice Nicola Del Prete, consigliere comunale di Futuro e Libertà -. Nel Teramano la rivolta dei sindaci, al cospetto dell'ipotesi avanzata dalle Poste di chiudere 24 sedi distaccate per gli stessi motivi per i quali ha chiuso San Lorenzo di Vasto, ha salvato 10 sportelli periferici dello stesso identico valore sociale per i residenti di alcune zone. Quando l'Istituzione ha fatto sentire la propria voce e, soprattutto, ha saputo proporre soluzioni alternative alla chiusura, Poste non è rimasta insensibile, anzi ha rivisto i sui provvedimenti in funzione di una prospettiva di continuare a garantire alcuni servizi ai cittadini".
La direttrice provinciale di Chieti di Poste Italiane, Elisa Rodi, dice ancora Del Prete, ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Vasto Luciano Lapenna per anticipargli il provvedimento. "Ci saremmo aspettati una controproposta, niente di tutto questo - aggiunge il consigliere comunale - è come se si stesse aspettando la comunicazione per chiudere definitivamente una partita cominciata qualche decennio fa, quando Poste Italiane chiedeva all'amministrazione comunale una soluzione logistica per San Lorenzo, perché gli uffici avessero requisiti più idonei per svolgere la funzione che aveva. Richieste che sono rimaste inevase. Ed anche al cospetto del provvedimento di chiusura, non vi è stata nessuna proposta alternativa, nessuna apertura per trovare una soluzione concordata che rimettesse in discussione la cancellazione dell'ufficio postale da San Lorenzo". Per Del Prete "è una sconfitta di tutta la città . Non abbiamo saputo difendere gli interessi dei cittadini della nostra periferia. Poi non lamentiamoci se Enti privati e Istituzioni pubbliche decidono di svuotare il nostro territorio di servizi importanti".
Va precisato che a fronte di questo progetto di riorganizzazione dei servizi non vengono toccati i livelli occupazionali: i dipendenti degli sportelli chiusi sono stati ricollocati in altri uffici attraverso una seria programmazione concordata. "Ma ci siamo fatti sfuggire l'occasione di difendere gli interessi e le necessità dei cittadini vastesi delle periferie - rimarca ancora il consigliere di Fli - Le proposte potevano essere tante, come ad esempio un protocollo con Poste Italiane, assumendo il Comune alcuni impegni, per trasformare l'ufficio postale in sportello avanzato per i servizi amministrativi. Lo stanno facendo in altri paesi, non vedo perché non siamo stati capaci anche noi di avanzare proposte ed idee innovative che scongiurassero la chiusura. Dove Poste non ha chiuso quegli uffici che pure erano inseriti nel piano di riorganizzazione, è perché ha trovato in quei comuni sindaci decisi a difendere gli interessi dei cittadini, ma al tempo stesso, collaborativi, propositivi. Noi siamo rimasti silenti, incapaci di difendere un servizio che viene tolto a chi non può difendersi". Per Del Prete ci sono ancora i tempi per evitare la cancellazione delle poste da San Lorenzo di Vasto, considerato che non è stato ancora notificato il decreto di chiusura. Ma è urgente una seria presa di posizione dell'amministrazione comunale.