Vivibilità e sicurezza del centro storico: dopo la decisa presa di posizione del centrodestra vastese, ad intervenire è l’ingegner Paolo Marino, coprogettista del Piano di recupero del centro storico firmato dal professor Pierluigi Cervellati.
“Il Piano di recupero – scrive Marino - già contiene alcune delle misure proposte. Infatti, allo scopo di favorire l’insediamento di nuovi abitanti, prevede la possibilità di azzerare gli oneri di urbanizzazione per le nuove unità immobiliari destinate esclusivamente all’uso residenziale. Prevede inoltre, per la maggior parte dei fabbricati, ovviamente non per Palazzo d’Avalos, forme di 'premialita’ volumetrica': in particolare il modesto rialzamento dei solai di copertura per favorire la formazione di vani sottotetto senza la modifica del profilo della copertura; la possibilita’ di sopraelevare di un piano le unità edilizie ad un solo piano; ammette inoltre, a certe condizioni, aumenti volumetrici, come rilevabile anche da una attenta lettura delle controdeduzioni alle osservazioni che i proprietari hanno mosso al Piano. Tutto ciò – continua Marino - va valutato tenendo conto che si tratta della città storica che rappresenta la nostra identità e che, in genere, queste parti di città sono fatte salve anche da quei provvedimenti cosiddetti di sviluppo, ad esempio il Piano Casa, che prevedono premialità 'lineari' di cubatura. Provvedimenti che, per altro – osserva Marino – non sono mai decollati anche in conseguenza della nuova zonizzazione sismica che rende 'complicato' e quindi costoso l’intervento sugli edifici esistenti".
Dice ancora Marino: "Il Piano prevede anche un primo studio sulla mobilità che delinea alcune misure indirizzate a facilitare il parcheggio dei residenti all’interno del perimetro del centro storico (istituzione di 'Ztl con vincolo di zone residenziali', posti auto su carreggiata o area pubblica in concessione a residenti e titolari di attività economiche). Del resto – conclude - il Piano non poteva prevedere gli altri tipi di intervento richiesti, come contributi economici, vigilanza privata, videosorveglianza. Interventi che sono certamente auspicabili e che potrebbero contribuire alla finalità del Piano, e cioè quella di favorire un rientro degli abitanti nel centro storico, e che potrebbero implementarsi con la redazione di un documento che regoli l’installazione di strutture leggere rimovibili per le attività di ristoro e ritrovo”.