I Carabinieri hanno bloccato e fermato intorno alle 11, nel centro storico di Vasto, Marco Del Vecchio, 37 anni. Su di lui si sono da subito concentrate le attenzioni dei militari tese a dare un volto alla persona che si è resa responsabile del duplice omicidio del padre Emidio (78) e della mamma Adele Tumini (72), duplice delitto avvenuto nell'abitazione della coppia in via Anghella 44, una traversa di via Santa Lucia a Vasto.
I militari hanno rintracciato l’uomo mentre vagava sulla loggia Amblingh.
Il 37enne, senza lavoro e con problemi passati legati al consumo di stupefacenti (ultimamente era in cura al Centro di Igiene Mentale), ha opposto resistenza ai militari che lo hanno avvicinato ed uno di loro ha dovuto ricorrere alle medicazioni al pronto soccorso dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'.
Il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Salvatore Ronzo, non ha rilasciato dichiarazioni e si è in attesa di una conferenza stampa. L’arma del delitto sarebbe stata ritrovata nel giubbotto di Del Vecchio.
Il 37enne è stato sottoposto ad un primo interrogatorio dal magistrato che si occupa dell'inchiesta, il sostituto procuratore Enrica Medori. Intorno alle 13.30 i militari, da un'uscita secondaria della caserma, lo hanno condotto nel carcere di Torre Sinello. Ad assistere legalmente l'accusato è l'avvocato Raffaele Giacomucci, mentre a curare gli interessi della famiglia delle vittime è il legale Gianni Menna.