Dopo aver ascoltato le qualità di comunicatore di Giovanni Paolo II dalle parole del giornalista Fabio Zavattaro nel primo incontro tenutosi nell'ambito delle celebrazioni per l'esposizione della reliquia del Beato Giovanni Paolo II presso la chiesa di San Paolo Apostolo a Vasto, questa sera è stata la volta del presidente della FIGC Giancarlo Abete, il quale ha parlato di Karol Wojtyla come "il papa che ha maggiormente tracciato una dimensione di insegnamento e spiritualità nella realtà sportiva mondiale".
"Lo sport - ha sottolineato il presidente Abete - ha una forte connotazione valoriale che ne costituisce la precondizione, prima dei fattori economici e organizzativi; non si può parlare di sport se non ci sono alla base valori etici. Per questo certamente lo sviluppo economico dello sport va sostenuto, ma nel rispetto dei valori etici, evitando l'esasperazione commerciale e l'influenza della politica".
Il merito di Giovanni Paolo II - "egli stesso atleta che ha stupito il mondo quando abbiamo potuto vederlo sciare o nuotare, seppur tra le tante ristrettezze che il suo ruolo imponeva" - è quello di aver fatto sentire lo sport "come dimensione interna al mondo della Chiesa, come fattore di aggregazione giovanile e mai come durante il suo pontificato tutte le organizzazioni sportive hanno sentito l'esigenza di conoscerlo e stargli vicino, nella condivisione dei valori. D'altra parte la Chiesa non può non incoraggiare un'attività che aiuta lo sviluppo armonioso del corpo che è il luogo che Dio ha scelto come casa dell'anima".
Non sono mancati riferimenti all'attualità e alle problematiche legate al mondo dello sport: "Giovanni Paolo II diceva che lo sport ha valore solo se è pulito; bisogna preservare i valori della sana competizione e della lealtà sportiva da tentazioni di scorciatoie come quella del doping".
Infine il rapporto tra sport e comunicazione: "Durante un incontro con i giocatori della Juventus nel 1991 il papa ha mostrato preoccupazione per alcuni episodi di violenza 'amplificati dai media', sottolineando il legame tra sport e comunicazione sociale".
Tra gli attenti ascoltatori che anche stasera hanno affollato la chiesa di San Paolo, molti sportivi e squadre locali, tra cui non è sfuggita a Don Gianni Sciorra la presenza della rosa della Vastese: "Siete qui per una buona parola che vi permetta di continuare la serie positiva in campionato?" ha scherzato il sacerdote nei saluti finali, prima di dar spazio al momento della preghiera per la Santa Messa.