Si aggrava la crisi amministrativa al Comune di Vasto: i Socialisti scelgono la linea dura e dietro l’angolo si profila il ritorno alle urne.
Restiamo nell’ambito delle indiscrezioni, il comunicato ufficiale del Psi vastese sarà reso noto solo nella giornata di domani, ma pare che i Socialisti abbiano deciso di non sottoscrivere il documento politico sottoposto, sabato scorso, all’attenzione delle forze della maggioranza di centrosinistra dal sindaco di Vasto Luciano Lapenna. Nessun passo indietro, il Psi resta fermo sulle proprie posizioni e non recede dalle richieste avanzate agli inizi di ottobre: ingresso in Giunta di un proprio rappresentante e riduzione del numero degli assessori.
La palla tornerebbe al sindaco Luciano Lapenna che aveva chiesto ai partiti di maggioranza di esprimersi sulle istanze dei Socialisti.
A breve conosceremo le esatte motivazioni ma è evidente che la decisione del Psi avrà pesanti ripercussioni sulla tenuta dell’Esecutivo. Del resto Lapenna lo ha affermato e rimarcato: “Nessuna intenzione di andare in Consiglio comunale con la prospettiva di poter essere 'impallinato' da alcuni esponenti della sua stessa maggioranza”. In Consiglio servono i numeri e, al momento, i numeri potrebbero non esserci più. Una situazione difficilissima che minaccia di influenzare anche le primarie del centrosinistra in programma per il prossimo 25 novembre. Infatti, una frangia del Partito Democratico, ma anche esponenti di altri partiti della coalizione lo starebbero meditando, sarebbe intenzionata a non partecipare alla consultazione per protestare contro la presa di posizione dei Socialisti che, da una parte, sono scesi in campo assicurando il proprio sostegno al candidato Pierluigi Bersani e, dall’altra, potrebbero sancire la fine del secondo mandato di Luciano Lapenna.
Vasto, dunque, potrebbe tornare al voto, con un centrosinistra fortemente indebolito a tutti i livelli, con un Psi, sul quale si riverserebbero tutte le responsabilità del fallimento, chiamato a comporre una propria lista per provare il proprio peso elettorale. Un panorama più che complicato, alla vigilia delle politiche, in piena crisi economica. Una frattura insanabile che la città difficilmente riuscirebbe a comprendere. Una situazione che finirebbe per agevolare l’opposizione di centrodestra e, soprattutto, l’ascesa al municipio di Massimo Desiati, leader di “Progetto per Vasto”, che all’aspirazione di diventare sindaco non ha certo rinunciato.