La presa di posizione è fin troppo chiara: "Se a Vasto non si vuole che il Psi partecipi al governo della città evidentemente non si vuole neanche che il Psi sia parte della attuale maggioranza con tutte le conseguenze del caso".
Il virgolettato è uno dei passaggi-chiave di un documento diffuso dai vertici regionale e provinciale del Partito Socialista relativamente alle questioni poste dai Socialisti al sindaco Luciano Lapenna alla luce della formazione di un gruppo consiliare di 3 esponenti (Barisano, Masciulli e Sabatini) con richiesta di un posto in Giunta e riduzione del numero di assessori.
A distanza di più di un mese dalla questione posta c'è stata chiusura da parte degli altri partner della maggioranza ad un 'rimescolamento' degli equilibri in seno alla 'squadra' del sindaco
"Non si può pensare che, di fronte alla necessità di assicurare a Vasto una sicura guida amministrativa - si legge ancora nel documento siglato dai segretari regionale e provinciale Massimo Carugno e Antonio Tiziano Vicoli -, sia solo il Partito Socialista a dover mostrare senso di responsabilità. E’ giusto e legittimo che il Psi sia rappresentato nell’esecutivo. A Vasto - rimarcano - il Psi è oggi rappresentato da tre consiglieri comunali ed è la seconda forza del centrosinistra. Il sindaco Luciano Lapenna e le altre forze di coalizione non possono far finta che nulla sia accaduto. I tre consiglieri, che compongono oggi il gruppo del Psi, sono stati eletti con un bagaglio di voti personale consistente e rappresentano una ben definita fetta dell’elettorato vastese. Inoltre, il Psi è l’unico portatore della cultura socialista e riformista ed è giusto dia un concreto contributo alla vita amministrativa attraverso un ruolo ben preciso nella Giunta. E’ opportuno – dicono ancora Carugno e Vicoli - non dimenticare che il Psi, assieme a Sel, compone con il Pd la terna di coalizione fondante per il progetto di governo del paese, quasi certamente la terna fondante anche per le prossime regionali. Non è possibile, pertanto, che non si conceda al Psi il giusto spazio per partecipare direttamente alla guida amministrativa della città, allorquando hanno spazio forze del tutto estranee alle alleanze nazionali e regionali e che, in qualche caso, partecipano, altrove, a giunte e amministrazioni di centrodestra”.
Infine l’invito rivolto al primo cittadino ed alla maggioranza è di trovare un punto d’incontro: “Doveroso trovare una soluzione che dia una positiva risposta alla legittima richiesta del Psi. Se ciò non dovesse accadere varrebbe ignorare le dinamiche politiche nazionali e regionali che investono il paese”.