Confronto di perizie e poi gli sviluppi per 'incardinare' i riflessi giudiziari scaturenti dall'inchiesta e approfondimenti relativi all'omicidio di Albina Paganelli, avvenuto alla vigilia di Ferragosto nella sua abitazione di via Fedro a San Salvo dove la 68enne pensionata ritrovata uccisa a coltellate.
Questa mattina, in Tribunale a Vasto, incarichi assegnati ai vari esperti che dovranno sostenere - rispettivamente - le tesi dell'accusa, della difesa e della parte civile. Per la Procura il consulente tecnico sarà Anna Cinabro, per la difesa (rappresentanta dagli avvocati Fiorenzo Cieri e Clementina De Virgiliis Vincenzo Vecchione), per la famiglia della vittima (con la cura dei legali Giovanni e Antonello Cerella) Christian D'Ovidio.
E' stata fissata al 24 novembre la visita in carcere per valutare le condizioni di Vito Pagano, il 31enne sansalvese indiziato del delitto. Mentre il 29 gennaio è programmata, sempre in Tribunale a Vasto, l'udienza decisiva di incidente probatorio per delineare capo di imputazione ed ulteriori sviluppi. Si preannuncia una battaglia legale tra le parti: gli avvocati difensori di Pagano puntano sull’incapacità di intendere e di volere del proprio assistito. Di tutt’altro avviso gli avvocati della famiglia Paganelli, Antonello e Giovanni Cerella per i quali è chiara l’intenzione di uccidere ed anche la premeditazione dell’omicidio.
Le conclusioni dei periti saranno fondamentali per la formulazione del capo di imputazione (premeditazione o evento accidentale e non voluto).