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'Privati e speculatori lontani dall'ex Asilo': petizione per il 'Carlo Della Penna' rilanciata da 'Vasto Libera'

L'associazione sollecita la ristrutturazione dell'edificio che oggi versa in condizioni pietose

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L'ultimo 'raid' vandalico come 'punta dell'iceberg' per lo stato, pietoso, di abbandono e degrado in cui versa a Vasto l'ex Asilo 'Carlo Della Penna'.

 

Più di un anno fa, in Consiglio comunale, impegno unanime, attraverso una dichiarazione di intenti tramite ordine del giorno, per chiedere il possibile recupero dell'edificio. Ma nulla si è mosso, anzi, la situazione - con il trascorrere del tempo - si è fatta ancora più pesante. 

 

Adesso ad attivarsi è l'associazione 'Vasto Libera', presieduta da Carlo Centorami, pronipote di don Carlo Della Penna, attraverso il rilancio di una raccolta di firme con la quale viene sollecitata la ristrutturazione dell’ex Asilo, tenendo fuori "i privati e gli speculatori".

 

“I sottoscritti firmatari – si legge sui fogli della raccolta firme - considerato l’alto valore etico e morale della Fondazione Carlo Della Penna; considerato il grande valore affettivo di generazioni di genitori e bambini vastesi; considerato che l’Amministrazione comunale ha stanziato ingenti somme e che ormai nulla viene speso per la manutenzione; considerato l’evidente e penoso stato di abbandono ed incuria dell’Asilo Carlo Della Penna e sue pertinenze, chiedono all’Amministrazione comunale di impegnarsi fattivamente per la pulizia, il recupero e la sistemazione dell’Asilo Carlo Della Penna; chiedono con forza che si prosegua senza scopi di lucro la vera finalità sociale della Fondazione Carlo Della Penna a favore dei bambini di Vasto, restituendo una sede degna alla collettività; chiedono di proseguire la chiara volontà di Don Carlo Della Penna, di quanti hanno apprezzato e condiviso la sua donazione con grande rispetto”.


“La raccolta firme – spiega Centorami - programmata ed iniziata già da qualche giorno, verrà portata avanti ancora con più forza da oggi, giorno nel quale apprendo che qualche imprenditore è interessato alla struttura. Quella sede è pubblica e tale deve restare. E nessuno può e deve metterci le mani. Faccio appello – conclude - a tutte le associazioni senza scopo di lucro affinché si facciano avanti per aiutarci nella raccolta firme perché tutta la struttura rimanga in uso alla comunità vastese”.


Per chi volesse apporre la propria firma si può contattare l’associazione “Vasto Libera” all’indirizzo email: vastolibera@yahoo.it

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