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Ammanchi alle Poste, le indagini di Procura e Carabinieri vanno avanti. Martedì l'interrogatorio

Agli arresti domiciliari un dipendente 53enne della sede di via Giulio Cesare

a cura della redazione
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Vanno avanti le indagini di Procura e Carabinieri relative agli ammanchi segnalati nella cassaforte di Poste Impresa a Vasto.

 

L’uomo accusato di aver sottratto il denaro (è peculato il reato sul quale si indaga), finito agli arresti domiciliari, è R.P., 53nne impiegato della sede vastese di viale Giulio Cesare. Ad assisterlo legalmente è l’avvocato Giovanni Cerella, assieme al collega Giuseppe Ciccarelli.

 

Martedì mattina, in Tribunale a Vasto, si terrà l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip e i due legali stanno studiando, in base agli atti di indagine a disposizione, la linea difensiva.

 

La vicenda in questione risale all’estate scorsa: il 31 agosto la scoperta di un ammanco di 15.000 euro dalla cassaforte di ‘Poste Impresa’, divisione della sede centrale di via Giulio Cesare delle Poste. Ma, come riferito dai Carabinieri della Compagnia di Vasto, diretti dal capitano Giancarlo Vitiello, ci sono almeno ulteriori 3 precedenti sottrazioni, nell’ordine di qualche altra migliaia di euro, ad essere finite nel ‘mirino’ degli approfondimenti dei militari, con il coordinamento delle indagini affidato al procuratore capo Francesco Prete.

 

Dopo la segnalazione iniziale dell’ammanco, sono scattati gli approfondimenti, da parte della Procura vastese e degli uomini dell’Arma della sede di piazza Dalla Chiesa, oltre all’indagine interna disposta dalla direzione delle Poste di Vasto. Prima un avviso di garanzia per R.P., poi il suo trasferimento in altra sede disposto in misura preventiva e, infine, ieri mattina, giovedì, l’esecuzione dell’ordinanza cautelare con la disposizione della detenzione ai domiciliari, su richiesta dello stesso procuratore capo Prete e firmato dal Gip Capuozzo.

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