Il coordinamento di zona del Vastese di Rifondazione Comunista prende atto e plaude alla ''pur lenta ultimazione'' della ricostruzione del ponte sul fiume Trigno che collega i comuni di San Salvo e Montenero di Bisaccia, nonché le regioni Abruzzo e Molise. ''Sabato 9 dicembre - si legge in una nota dei coordinatori del Vastese, Marilisa Spalatino e Donatello D'Aracangelo - è avvenuta finalmente la tanto attesa inaugurazione del ponte, il cui crollo ha creato disagio a tutto il comprensorio per diversi anni, nonostante le dichiarazioni di sindaci, assessori e presidenti sulla volontà di intervenire con immediatezza. Da quella sciagurata notte tempestosa, sino ad oggi, però, mai nessuno ha sollevato il problema del degrado del fiume, degli abusivismi relativi alle cave estrattive, delle speculazioni che estorcono il patrimonio ambientale a favore delle lobbies della ghiaia, nessuno si è preoccupato di combattere le concause che hanno inciso sul crollo del ponte. Il nostro partito - ricordano - già nell'immediato chiese indagini ambientali, espose il problema alle autorità competenti, cercò di coinvolgere le amministrazioni territoriali, ma tutte le iniziative sono risultate vane. Ci auguriamo che gli enormi danni causati dal crollo del ponte non tornino a ripetersi e che, a tal scopo, si agisca presto sul problema cave, la cui presenza rende la corrente dell'acqua più violenta e senza freni e rende le stesse acque inquinate, oltre che provocare un degrado visibile sul territorio. I coordinatori di zona colgono l'occasione per appoggiare l'iniziativa di Legambiente, Wwf e altre associazioni che si stanno battendo per una regolamentazione delle cave e per bloccare le ripetute e incontrollate autorizzazioni che la Regione Abruzzo, tramite l'assessore Bianchi, sta selvaggiamente rilasciando''.