La richiesta all'azienda, avanzata sin dalla conclusione del vertice di due giorni all'Assindustria di Vasto, è chiara: formulare al più presto una proposta organizzativa, per dare concretezza ai contratti di solidarietà , utili a 'mitigare' la questione esuberi emersa, nel corso delle ultime settimane, alla Denso di San Salvo.
Sono 360 le 'eccedenze' individuate dai vertici dello stabilimento metalmeccanico che a Piana Sant'Angelo produce componenti per auto dando occupazione a circa 1.000 unità . Una situazione determinata dal permanere delle condizioni di difficoltà ed incertezza del mercato dell'auto con una ripresa che tarda a scorgersi.
"La direzione aziendale - evidenziano i rappresentanti sindacali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl, Fismic e della Rsu - si è detta disponibile e nei prossimi giorni ci presenterà delle proposte, in modo da entrare nella discussione e nel confronto nel merito specifico dell’applicazione dei contratti di solidarietà , dando il modo a Rsu e organizzazioni sindacali di evidenziare e cercare di risolvere eventuali difficoltà o problematiche".
Un accenno i rappresentanti dei lavoratori lo fanno anche all'attuale gestione lavorativa: "Nel prendere atto che oggi ci sono dipendenti che vanno in cassa integrazione per 19 giorni nel mese di ottobre e per molti altri giorni nei prossimi mesi, supportando un notevole sacrificio economico, abbiamo hanno chiesto alla direzione aziendale, trovandone la disponibilità , di effettuare incontri serrati nei prossimi giorni, in modo da arrivare nel più breve tempo possibile all’applicazione dei contratti di solidarietà ".
LA NOTA DELL'UGL - Sull'attuale momento vissuto alla Denso e, in generale, sullo stato di salute dell'occupazione nel territorio, si incentra l'analisi di Pasqualino Di Santo, della segretaria provinciale Ugl-Metalmeccanici. Messa in evidenza la 'sofferenza' di numerose imprese e realtà , del comparto industriale soprattutto, ma anche di quello commerciale ed artigianale con le ripercussioni pesanti per le famiglie. Ribadita, per la Denso, la necessità dei contratti di solidarietà , augurando un effetto temporaneo per gli esuberi individuati. "Occorre favorire - dice poi Di Santo - politiche attive per il lavoro, anche con incentivi diretti alle imprese, purché orientati a maggiore ricerca e innovazione e soprattutto al mantenimento dei livelli occupazionali. Chi pensa che bastino solo gli ammortizzatori sociali momentanei per gestire questa difficile crisi, si sbaglia di grosso. E’ il momento - conclude - di unire tutte le sinergie Regione, Provincia, Comuni, imprese e sindacato, aprendo subito un tavolo di dialogo e di confronto per rilanciare l’economia e l’occupazione nel nostro territorio".