Sembra incontrare non pochi ostacoli la richiesta avanzata dal Partito Socialista Italiano vastese che, dopo l’ufficializzazione del gruppo in Consiglio comunale, ha chiesto l’ingresso in Giunta di un proprio rappresentante.
Il ciclo di consultazioni avviato dal sindaco Luciano Lapenna con gli altri partiti della coalizione non avrebbe fatto emergere posizioni favorevoli all’istanza dei Socialisti.
Tra le obiezioni avanzate il fatto che il Psi non abbia partecipato alle ultime consultazioni elettorali con una propria lista (il consigliere Gabriele Barisano è stato eletto nelle fila del Pd come rappresentante del Psi, Luigi Masciulli con Giustizia Sociale e Corrado Sabatini con l’IdV). Ma, soprattutto, a raffreddare gli alleati un dato politico: l’operazione 'gruppo consiliare” potrebbe costituire un pericoloso precedente. Infatti, se è vero che oggi il Psi rappresenta il secondo partito nell’assise civica, secondo per numero di consiglieri solo al Partito Democratico, a far riflettere le forze del centrosinistra l’eventualità che quanto accaduto (ossia la nascita di un gruppo consigliare a seguito di fuoriuscite da partiti diversi) possa ripetersi, arrivando a minacciare la stabilità degli equilibri in Consiglio comunale quanto nell’esecutivo.
Troppo facile fare squadra dopo il risultato elettorale, obiettano non pochi esponenti del centrosinistra, secondo i quali assecondare la richiesta potrebbe essere errore. E poi, chi cederebbe il passo all’ingresso del Psi in Giunta? Non il Pd con i suoi 3 assessori, tantomeno Sel, Rc, IdV e GS che di assessori ne hanno uno a testa. Nessuno, dunque, sembra disposto a fare un passo indietro. Fatto sta che ora i Socialisti ci sono e, se non in Giunta, c’è da scommettere che faranno sentire la propria voce in Consiglio. Al sindaco Lapenna, da sempre abile mediatore, il compito di spegnere quello che potrebbe essere un rischioso 'principio d’incendio'.