Soddisfazione questa mattina in conferenza stampa, presso la sala consiliare del Comune, per la comunicazione delle sentenze depositate il primo ottobre dal Tar del Lazio che, come spiegato dall'avvocato Nicolino Zaccaria della Civica Avvocatura, "ha accolto i ricorsi del Comune di Vasto" contro la società Petroceltic, il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e quello per i Beni e le attività culturali, i quali avevano emanato i decreti in discussione.

Sentenze particolarmente importanti, in quanto stabiliscono che anche "per attività estrattive che si svolgono a distanza maggiore di 12 miglia marine devono essere coinvolti gli enti dei territori costieri e insulari" e che la tecnica dell'air gun, in virtù delle tecniche utilizzate, è potenzialmente pericolosa per l'ambiente anche a distanze considerevoli.

"L'impatto - ha infatti aggiunto l'avvocato Zaccaria - è stato studiato per singole trivellazioni, ma è chiaro che va riconsiderato l'insieme degli impianti in progetto".

Una vittoria incoraggiante per gli operatori della Piccola Pesca presenti all'incontro e per Lino Salvatorelli dell'Arci, il quale ha sottolineato l'importanza dell'opera di ricerca e divulgazione portata avanti negli anni dalle varie associaioni.

Soddisfazione anche nelle parole degli assessori Anna Suriani e Marco Marra per un risultato che, come sottolineato dallo stesso sindaco Luciano Lapenna, è arrivato nonostante "siamo stati l'unico Comune della Regione Abruzzo che ha ritenuto di dover intervenire".

Un appello, infine, alla Regione Abruzzo ed alla Provincia di Chieti affinché agiscano in maniera più incisiva nella tutela ambientale e si uniscano con decisione a una lotta che ha registrato la vittoria di una battaglia, certamente non della "guerra".