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Finita la stagione turistica 2012

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Con lo spettacolo pirotecnico a chiusura delle festività di San Michele, si chiude anche la stagione turistica 2012, ed arriva il tempo, per gli operatori del settore, di tirare le somme e capire se c’è stata una crescita generale rispetto all’anno precedente, se la promozione turistica è stata buona e se sono stati attirati turisti dall’estero. Passeggiando sul lungomare, in effetti, ogni estate si notano tante auto con targa straniera, per la maggior parte tedesche o francesi, ma anche provenienti da Svezia, Belgio e Olanda.

 

Se dal Belgio si intuisce che la maggior parte possa essere costituita dagli emigrati, per quanto riguarda Svezia e Olanda invece può significare che è stata fatta un’ottima promozione turistica. E, infatti, per la Svezia sono stati gli Enti locali a creare, qualche anno fa, una campagna promozionale di successo, mentre per l’Olanda ci hanno pensato l’Enit, l’Ice e la Camera di commercio italo-olandese, che hanno patrocinato,ad esempio, l’Italie Evenement, svoltosi a fine maggio scorso ad Utrecht e durante il quale l’Abruzzo è stato protagonista.

 

E, visto il successo, già si è parlato di potenziare il nuovo volo della Ryanair Pescara-Dusseldorf per favorire l’incoming dall’Olanda e dalle zone limitrofe; il volo naturalmente sarebbe anche un’occasione per i viaggiatori vastesi ed abruzzesi per visitare i Paesi Bassi, una nazione che ha sempre rappresentato il mito della libertà per molti giovani, grazie al quartiere a luci rosse di Amsterdam, ai famosi coffee-shop - i locali dove si può consumare cannabis - e ai negozi dove si possono acquistare i semi di canapa; il tutto nel pieno rispetto della legge.

 

Questo mito però sembra stia finendo. Infatti, dal primo maggio scorso, in tre province del sud dell’Olanda, tra le quali anche il Limburgo, vale a dire quella confinante con la Germania, a circa 100 Km da Dusseldorf, è entrata in vigore la “Cannabis Card”, un tesserino introdotto dal governo del premier Rutte, senza il quale non si può più comprare e consumare presso i coffee-shop. E per ottenere il tesserino bisogna avere il passaporto olandese o essere residenti in Olanda.

 

Il divieto sarà presto esteso a tutta l’Olanda e ciò si traduce come uno stop alla vendita agli stranieri; con tutta probabilità questo segnerà anche la fine del turismo dello spinello, ma soprattutto del mito di Paese permissivo e tollerante. Per fare un paragone, è un po’ come se togliessero una delle attrazioni principali di Vasto, o limitassero l’accesso alla spiaggia ad un determinato numero di persone. E se l’Olanda diminuisce le libertà sulle droghe, un altro Paese al mondo apre ad esse: in Uruguay il governo ha deciso di nazionalizzare la produzione e la vendita delle droghe leggere tramite il monopolio statale, superando così anche il modello olandese, visto che sarà, appunto, regolarizzata anche la coltivazione.

 

Ad ogni modo, dall’entrata in vigore di questa nuova legge in Olanda, il calo di presenze nei coffee-shop è stato rilevante. E chi risentirebbe del divieto non sarebbero solo i coffee shop, ma anche tutto l’indotto turistico e commerciale. I consumatori di cannabis si sono già attivati per poter trovare alternative, come, ad esempio, quella di acquistare su internet semi autofiorenti di marijuana nel pieno rispetto delle leggi vigenti, cosa possibile grazie ai negozi online specializzati della rete, tra i quali Zamnesia e altri.

 

Mito libertario o meno, l'Olanda è comunque un Paese che vale la pena scoprire anche per altri aspetti; un po' come Vasto, da visitare non solo per il mare, ma anche per la sua storia millenaria.

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