E' approdata nella Commissione Affari Costituzionali del Comune, presieduta dal consigliere dell'Italia dei Valori Corrado Sabatini, la proposta per l'indizione di un referendum popolare sulla localizzazione del nuovo ospedale di Vasto, presentata dal comitato ''No a Pozzitello''. La Commissione era chiamata ad esprimersi sull'ammissibilità della proposta e la discussione, vivace ma pacata, è andata avanti per oltre un'ora nel corso della quale inquadrata giuridicamente la questione ed ascoltato il parere dell'Ufficio legale del Comune. Quest'ultimo, sulla base di uno Statuto comunale che escluderebbe la possibilità di referendum su temi che attengono al territorio ed al piano regolatore (è il Prg a prevedere località Pozzitello quale sede del nuovo nosocomio, ndr.), ha manifestato parere contrario all'ammissibilità, ma sul punto Lista Forte e Forza Italia hanno espresso pareri discordi al pronunciamento del legale. Il presidente Sabatini, alla fine, ha accolto la richiesta di rinvio a giovedì 14 dicembre, per un'ulteriore e definitiva seduta, acquisendo in questi altri due giorni altri pareri ed approfondimenti. A tal proposito, Claudio Zimarino, rappresentante del Comitato promotore del referendum, ha chiesto di essere ascoltato, proprio in questa definitiva seduta, e con lui l'avvocato Vittorio Emanuele Russo, patrocinante in Cassazione ed al Consiglio di Stato, esperto della materia avendo in passato ricoperto ruoli di responsabilità nei settori dell'Urbanistica e dei Lavori pubblici. ''Un esperto - spiega Zimarino - che potrà fornire alla Commissione un parere tecnico indipendente sull'importante questione supportando la stessa nel delicato compito che l'attende''. Zimarino, che ha ricordato ai membri dell'organismo la petizione popolare con 1.314 firme raccolte contro la realizzazione dell'ospedale a Pozzitello, si augura che ''prevalga il buon senso e la sensibilità democratica da parte dei consiglieri comunali e che non si ricorra a cavilli legali per imbavagliare la volontà del popolo di Vasto''. Sulla scottante questione si è espresso anche il laboratorio politico-culturale ''Polis''. ''Si impone un chiarimento all'interno della maggioranza - si legge in una nota - per capire come muoversi. Evidentemente, non sono bastati due incontri tra i partiti della stessa ed un sopralluogo per trovare un'intesa, né sembra che il medesimo parere legale sia sufficiente a non produrre una presa di posizione oggi incomprensibile perché sempre più autolesionista, antistorica e populista. Rimane la domanda: si vogliono utilizzare i fondi già stanziati oppure rinunziarvi? Chi continua ad opporsi (il riferimento è diretto alla Lista Forte in particolare, ndr.) si sta assumendo la gravissima responsabilità della mancata realizzazione di una imponente struttura sanitaria e dovrà renderne conto a tutti i cittadini vastesi e dell'intero comprensorio''.