La detenzione ai domiciliari nel monastero di Santa Maria dei Bisognosi, tra Carsoli e Pereto, in provinciale dell'Aquila, luogo gestito dal francescano vastese Giancarlo Marinucci.
E' qui che da ieri è presente il senatore Luigi Lusi, sotto accusa per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita. Il giudice Simonetta D'Alessandro ha disposto che l'ex tesoriere della Margherita prosegua la detenzione nel convento abruzzese. E la scelta è dunque caduta sul monastero di Santa Maria dei Bisognosi, per impedire che Lusi stia nella stessa casa dove la moglie, Giovanna Petricone, è ai domiciliari.
Lusi è accusato di aver depredato le casse della Margherita per oltre 25 milioni di euro: aveva varcato le porte del carcere romano di Rebibbia il 20 giugno scorso, dopo il voto del Senato che aveva dato il via libera alla richiesta di arresto formulata dai pm della Procura di Roma. Nel pomeriggio di ieri il senatore, arrivato con i suoi due avvocati, ha fatto il suo ingresso nella struttura guidata da padre Giancarlo senza rilasciare dichiarazioni. La sua stanza è singola e priva di linee internet e telefoniche, sia fisse che cellullari. La struttura religiosa si trova a Pereto, Rocca di Botte, località di Monte Serra Secca, ed "ha caratteristiche di assoluta serietà e che si inserisce nel mondo cattolico più impegnato e credibile" così come accertato dai Carabinieri del Comando provinciale dell'Aquila che hanno effettuato alcuni sopralluoghi. Obiettivo del giudice è che Lusi non possa comunicare con l'esterno in colloqui "con ogni probabilità inquinanti e preparatori di disegni calunniosi". Il Gip ha anche disposto che il senatore possa avere un colloquio settimanale con la moglie, con facoltà di vedere la figlioletta di 2 anni. Nel provvedimento di 6 pagine il Gip afferma, inoltre che "nella situazione interinale Lusi potrebbe operare la restituzione del denaro trasferito in Canada, con inequivoco sintomo di affrancamento dal sistema criminale in cui egli sembra essere vissuto: una specifica volontà in tal senso, d'altronde, è già desumibile dal vincolo creato con la costituzione del pegno sulle quote delle società canadesi, in favore della Procura di Roma".
"Accogliamo con piacere la decisione del giudice: d'ora in poi si può intraprendere un percorso che porterà alla soluzione del problema e passerà anche dalla restituzione di tutti gli immobili di competenza della Margherita", dichiarano i difensori del senatore Luigi Lusi, gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono. Il patrimonio verrà posto a disposizione dei liquidatori del partito.
"Stamane alle 7 ha pregato con noi nel santuario ed era tranquillissimo - ha detto all'Agi padre Giancarlo Marinucci -. Si è svegliato alle 6.30, come tutti. Una persona molto cortese. Dopo la preghiera e la colazione si è dedicato ad alcune attività di manutenzione. Qui facciamo anche artigianato, in particolare rosari e icone in legno. Con noi sta ora iniziando un cammino di fede". Nel monastero, attualmente, ci sono 22 ospiti.