“Lapenna scalda i muscoli e prende la rincorsa per le prossime elezioni politiche, quelle per il rinnovo della Camera e del Senato”: è destinato a scatenare una nuova polemica, o forse no, l’ultimo intervento di Valerio Ruggieri, coordinatore cittadino di Progetto per Vasto, che ha sferrato un attacco frontale al primo cittadino.
Ruggieri liquida come come “percorso tattico”, ma verso le urne, il “crescendo di proteste” in difesa del territorio messo recentemente in campo da Lapenna e si pone un quesito: “Ci chiediamo dove sia stato fino ad ora il sindaco Lapenna”.
“Proteste per la riorganizzazione della sanità, al piano di riordino delle Asl, per le trivellazioni nel mare Adriatico, per la chiusura del Tribunale, per i ritardi nei finanziamenti per il recupero della linea ferroviaria, proteste per la spending review, per la gestione regionale dei rifiuti – scrive Ruggieri - Tra un po’ Lapenna protesterà per la soppressione delle fermate dei treni, per il rischio della perdita di posti di lavoro nell’industria, per i limitati finanziamenti per interventi sul dissesto idrogeologico, per lo scarso intervento sulle strade provinciali e quanto altro può rappresentare elemento di polemica nei confronti di enti terzi all’Amministrazione comunale. Meglio farebbe il sindaco - aggiunge - a valutare l’inefficacia della propria azione amministrativa, a cimentarsi in un esame di coscienza da cui potrebbe trarre forza per iniziare a far qualcosa per la città. Del resto – continua - potrebbe mai chiedere voti in ragione della propria credibilità politica o per le cose fatte per la città? No di certo! Ed allora si prepara a chiederli contro le manchevolezze degli altri, tentando una difesa del territorio in nome di ciò che altri non hanno fatto, dimenticando che se si sta verificando un impoverimento della città lo si deve anche alla sua invisibilità politica ed alla sua scarsa attività amministrativa”.
Eppure non sono in pochi a credere che se alzare la voce nelle sedi opportune porterà a risultati concreti nell’interesse del territorio, ben venga anche “l’iperattivismo” nel protestare del sindaco Lapenna. E che sia finalizzata o meno al prosieguo della carriera politica del primo cittadino poco importa. Certo se tutte le forze politiche, in un’azione comune, fossero compatte nel rivendicare il ruolo e le necessità del Vastese, la Politica avrebbe fatto un passo in avanti.
Toccherà poi ai cittadini giudicare e scegliere, nel segreto dell’urna, tra la rosa di candidati che, al momento, si presentano come un esercito, questo si trasversale ai partiti, di aspiranti papabili.