Via lo ‘struscio’ affollato dei bagnanti, via le mercanzie offerte per ogni dove e a tutte le ore dai ‘Vu Cumprà', silenziati d’un tratto musiche e vociare nei bar con pedane e…dehors, capita che alla Marina uno si guardi attorno e alzi anche lo sguardo.
E alzando gli occhi, dopo aver visto a terra un ramo di palma caduto (pericolosamente) dall’alto per vento, nei pressi della Rotonda di Via Dalmazia, capita di soffermare l’attenzione prima su di una e ancora un’altra, e poi su altre delle palme che lì stanno, ormai alte e caratterizzanti, cresciute in circa 40/50 anni, ma che a quanto pare, paiono ormai destinate a divenire, a breve o medio termine, dei miseri tronconi, scuri e tarlati.
E’ noto che un temibile coleottero (Rhynchophorus ferrugineus) originario dell'Asia, detto il “Punteruolo rosso delle palme”, è arrivato in Italia già da alcuni anni e sta facendo strage di queste scenografiche piante da giardino e da città mediterranee. Qualcuno, con esercizio pubblico nei pressi, mi dice che a suo tempo (l’anno scorso, o ancora prima?) fu fatto “un trattamento” alla prima palma sotto attacco, ma, a quanto pare, senza esito salvifico.
Oggi l’infestante insetto sta attaccando inesorabilmente anche altre palme sullo stesso tratto. Anzi, a ben osservare, qualcun'altra ormai priva dell’eretto ciuffo centrale e significativamente senza racemi di datteri, è visibile, sempre in viale Dalmazia, nella zona turisticamente preziosa per residence e alberghi. Senza mirati provvedimenti, facile prevederlo, sarà un vero flagello!
Vogliamo preoccuparcene? Per meglio dire: il Comune (magari chi per esso si è inventato di mettere avventizi alberelli d’ulivo in grossi e sciatti vasoni di cemento in piazza Rossetti) se ne sta preoccupando e occupando? Voi dite che è assai probabile che quelli degli Uffici al Verde o alla manutenzione urbanistica non se ne siano neppure accorti? O, magari tardi, c’è già un programma d’intervento… Confidiamo, ma a saperlo sarebbe meglio! Tutto questo, richiamo verbale e corredo illustrativo di foto, invio ai media non per alcuna e sterile voglia polemica, ma perché - da cittadino che ha a cuore Vasto e in particolare la (mia/nostra) Marina - trovo giusto e anzi doveroso spendersi in pubblico per un - si spera utile - grido di allarme.